Foto via Polisportiva 2A

Per i praticanti e gli appassionati di tennis non è certo una novità, ma il padel, si sta diffondendo un po’ ovunque anche in Italia e ora è arrivato anche a Prato, in via Roma 264, grazie all’iniziativa della Polisportiva 2A.

La Spagna, e il Sud America dove è nato, sono i paesi dove il padel va per la maggiore, attirando un gran numero di praticanti e riempiendo le arene. In Italia, si legge sull’Ultimo Uomo la regione apripista è stata negli anni Novanta l’Emilia Romagna, mentre adesso è Roma la città italiana a vantare il maggior numero di campi per praticare questo sport.

Si gioca con racchette “piene” su un campo da tennis di dimensioni ridotte (20×10 metri), la cui caratteristica principale è però quella di essere chiuso da quattro pareti di vetro altre tre metri.

A Vaiano esiste da qualche anno un campo da paddle, realizzato dopo una trasferta in Spagna di alcuni membri del Ct Valbisenzio.

Le regole del padel

Le regole base, compreso il punteggio, sono quelle del tennis, con la battuta sempre in diagonale e l’obbligo di colpire la pallina prima che rimbalzi per la seconda volta.

Poi ce ne sono altre peculiari, che il sito della Federtennis descrive così:

  • “La palla non può toccare al volo le pareti situate nel campo avversario, né la maglia metallica, né può rimbalzare due volte sul pavimento”.
  • “I giocatori possono respingere la palla di “volèe” – tranne che in riposta al servizio – e hanno anche la possibilità di colpire con la palla le pareti del proprio campo e far sì che questa in seguito passi al di sopra della rete verso il campo avversario”.
  • I giocatori sono anche autorizzati ad uscire dal campo attraverso le apposite uscite laterali e colpire la palla, purché questa non abbia rimbalzato in terra per la seconda volta.
  • Un giocatore potrà colpire con la palla qualsiasi parete del suo campo (di fondo e laterali) e far sì che questa passi al di sopra della rete verso il campo avversario. Una palla che rimbalza nell’angolo composto da una delle pareti della U e il pavimento si considera palla buona.
  • Tutti i giocatori potranno colpire la palla di “volée”, ad eccezione di chi risponde alla battuta

Comunque si fa prima e meglio a veder giocare uno spezzone di partita.

Occhio però: ci possono essere pure degli incidenti

La nascita del Padel

La nascita del Padel sembra risalire a un milionario messicano, Enrique Corcuera, che nel 1969, volendo costruire nella propria tenuta un campo da paddle, si accorse a cantiere ormai avviato che il campo sarebbe stato troppo piccolo e circondato, soprattutto, da quattro pareti di cemento. Allora decise che anche le pareti avrebbero fatto parte del gioco: il padel è nato così, si legge su wikipedia.

Il video di un’intervista d’epoca – abbastanza comprensibile anche per chi non conosce lo spagnolo – permette comunque di capire l’atmosfera in cui è nato il padel.