Verde Prato, la nuova mostra del Centro Pecci, è aperta da martedì 19 Marzo e resterà visitabile fino a giovedì 11 Aprile.
Verde Prato, sperimentazioni urbane fra ecologia e riuso, è a cura di Elisa Cristiana Cattaneo e Emilia Giorgi: in mostra il piano operativo del Comune di Prato e le strategie e le operazioni attuate negli ultimi anni per definire il nuovo strumento sulle politiche urbane della città. Verde Prato, il cui allestimento è stato curato dal collettivo milanese Fosbury Architecture, usa un sistema di ponteggi per presentare disegni, mappe, progetti, fotografie d’archivio e video in un racconto che mira a trasformare Prato in una città verde, aperta e europea.
Verde Prato presenta inoltre l’installazione ideata per l’occasione da Stefano Mancuso, i progetti fotografici di Fernando Guerra, Maurizio Montagna e Delfino Sisto Legnani e una macchina robotica interattiva che permetterà al pubblico di navigare gli ambiti di cui si compone il piano operativo. L’ultima tappa è costituita da un’area creata per incontrarsi e prendere parte ad attività didattiche, conferenze e tavole rotonde per far si che la mostra sia anche luogo di dibattito, palcoscenico compreso.
Verde Prato si divide in tre aree tematiche: Ecology, Re-Use e Going Public. Nella sezione Ecology si trova il programma di riforestazione urbana creato da Stefano Boeri e Stefano Mancuso, secondo il quale “riqualificare con le piante è lo strumento più efficace per il miglioramento della qualità ambientale e sociale”. A Ecology si lega l’installazione Urban Jungle creata da Mancuso, un insieme di ecosistemi che evoca uno skyline cittadino come giungle urbana, oltre la separazione tradizionale fra costruito e natura.
La sezione Re-Use viene aperta con un richiamo, tramite disegni e foto d’archivio, all’esperienza del Laboratorio di Prato condotto dal 1976 al 1978 dal regista Luca Ronconi e l’architetta Gae Aulenti: uno dei primi esperimenti di riuso delle strutture manifatturiere per la creazione di un teatro, nato in un luogo diverso dalla “sala teatrale”. Il tema centrale del piano operativo, infatti, è la definizione di strategie di trasformazione del patrimonio edilizio già esistente, in particolare delle aree di archeologia industriale.
Going Public, l’ultima sezione, inizia con alcuni scatti tratti dal progetto fotografico di Delfino Sisto Legnani nel 2016: il Capodanno cinese, fra macrolotti e centro storico, diventa occasione di integrazione fra le comunità presenti e la città. L’idea è quella di una città a misura di cittadino, collegata a tutte le tematiche affrontate dal piano operativo: dal progetto Cento Piazze a Riversibility fino al 5G e alla Smart Mobility.
Tutto attorno si trovano le fotografie di Fernando Guerra e Maurizio Montagna: illustrano la fase di trasformazione della città, tuttora in divenire, l’immaginazione e il punto di arrivo a cui Prato dovrebbe tendere.