La birra Made in Prato sta vivendo la sua età dell’oro. Ad attestarlo sono i risultati del concorso nazionale “Birra dell’Anno” di Unionbirrai – associazione di categoria – che si è tenuto sabato scorso a Rimini all’interno del festival Beer Attraction e che ha visto tra i premiati anche il Birrificio Mostodolce e il Birrificio Badalà di Prato, mentre tra gli espositori anche il Birrificio Due Mastri.
Cento giudici hanno valutato le 1994 birre artigianali in gara, presentate da 327 birrifici di tutta la penisola. 41 le categorie di birre e per ognuna di queste 3 vincitori.
Il Mostodolce produce la seconda miglior birra italiana alla castagna, la “B626”, mentre si è aggiudicata un terzo posto la “W.Ipa” del Birrificio Badalà di Montemurlo, nella categoria delle chiare, luppolate, di ispirazione anglo americana, con uso di frumento e altri cereali.
La miglior birra d’Italia è di un’azienda marchigiana, il birrificio Mukkeller.
La birra artigianale a Prato ha incrementato di molto i suoi sostenitorri, grazie a prodotti di eccellenza che utilizzano materie prime locali. Il Mosto dolce è stato il primo birrificio artigianale in città, aperto nel 2003. La sua Martellina è stata decretata nel 2012 miglio birra al miele italiana. La storia del Badalà è più recente ma non meno brillante. Nato solo nel 2013 si è aggiudicato lo scorso anno a Rimini il primo premio tra le Ipa speciali e il bronzo tra le birre scure. Il Birrificio I Due Mastri è quello che forse a Prato distribuisce di più i suoi prodotti all’estero: Regno Unito, Francia, Malesia, Singapore, Cina, Messico e Canada.