Sabato 9 febbraio Livia Gionfrida porta sul palco del Teatro delle Donne di Calenzano “Gioia”, lo spettacolo che le è recentemente valso il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro 2018, tra i maggiori riconoscimenti del settore.
Gioia nasce dalla lunga esperienza di teatro in carcere, che la regista drammaturga e attrice sta portando avanti da anni alla Casa circondariale La Dogaia di Prato, insieme alla compagnia Metropopolare.
Lo spettacolo – si legge nella presentazione – è “una storia d’amore senza tempo, tra una madre e un figlio difficile, una “testa di legno” che intraprende la cattiva strada e alla fine si lancia nella Grande Impresa che lo condurrà tra le braccia di un ingiusto e paradossale destino”.
Dialetto siciliano e animazioni video si alimentano di suggestioni letterarie, simboli provenienti dall’immaginario religioso, fatti di cronaca e interviste realizzate in carcere. Ne viene fuori una singolare drammaturgia originale, sospesa tra fiaba e realtà, che ha per protagonisti gli ultimi, i calpestati.
“Ho conosciuto in questi anni molti detenuti e conosco il duro impegno di chi, agenti e operatori, lavora all’interno degli istituti di pena – spiega la Gionfrida – Il desiderio che ha fatto nascere Gioia non è stato dunque quello di tracciare un facile confine tra buoni e cattivi ma piuttosto quello di raccontare delle storie che in questi anni ho sentito maturare dentro di me”.
Lo spettacolo fa parte della rassegna What’s Up che il Teatro delle Donne dedica alle nuove realtà teatrali. Le scene e le animazioni sono di Alice Mangano, i dipinti di Nicola Console, musiche originali di Andrea Franchi, assistente alla regia Giulia Aiazzi.
Biglietti da 5 a 13 euro, riduzioni per over 60, under 25, soci Coop, Arci, ATC, iscritti ai corsi di formazione, studenti universitari e residenti nel comune di Calenzano.