Una serata per parlare di erotismo e corpo femminile con la porno star e attivista Valentina Nappi che sarà a Prato il 15 dicembre, ospite del talk organizzato dal collettivo Phase dal titolo “Pornografia, realtà e finzione”, negli spazi di Lottozero in via Arno allo spazio K di via Santa Chiara 38/2.
La serata indaga i mutamenti dell’immagine del corpo femminile e dell’immaginario erotico nell’epoca digitale, che ha profondamente influito nella concezione estetica del propio corpo. “Reale e virtuale si mescolano senza soluzione di continuità come se il corpo fosse estensione del digitale e viceversa” – si legge nella presentazione della serata.
L’incontro inizierà alle 21 con la proiezione del corto “Queen Kong” e del docufilm “ISVN – Io Sono Valentina Nappi” (ingresso 5 euro) entrambi della regista Monica Stambrini. Con lei presenti in sala la stessa Nappi, la critica e editor Elisa Cuter e la ricercatrice e femminista Mariella Popolla.
Con “Queen Kong” è nato nel 2016 il sodalizio tra la regista Monica Stambrini e la porno star e modella Valentina Nappi. Il corto, realizzato all’interno del progetto “Le ragazze del porno” (gruppo di registe italiane che esplorano la sessualità nei film) è stato autoprodotto con il sostegno di vari artisti e con una campagna di crowdfunding; ha ottenuto importanti riconoscimenti tra cui il premio per la Miglior Regia di un Corto Narrativo al Queens World Film Festival di New York.
“ISVN è non è propriamente un porno e nemmeno un documentario – spiega la regista – quanto piuttosto un film di ricerca dove – più ancora che con Queen Kong – cerco di avvicinarmi a Valentina e al linguaggio pornografico. Con questo lavoro cerco di rispondere ad un quesito artistico: Il sesso può essere narrativo? Può farsi racconto?”
Già presentato, tra gli altri festival, all’ultima edizione del Viva Erotica di Helsinki (con Nappi ospite d’onore, e il film è stato salutato come “la sua performance più senza paura, un incontro crudo, onesto e intimo con una donna che esprime il suo potere erotico, emotivo ed intellettuale”.