La ventricina, “Li Tajarille e Fasciule” e il parrozzo all’Aurum che fece innamorare D’Annunzio, senza dimenticare gli imperdibili arrosticini, serviti in tre misure diverse nella tipica brocca di terracotta e annaffiati con un buon bicchiere di Montepulciano d’Abruzzo.
Sono solo alcuni dei piatti della tradizione abruzzese che dallo scorso maggio hanno preso casa in piazza Mercatale 110. “L’angolo di P.”, così si chiama il ristorante gestito da Stefania Scabissi e Orlando Di Maio, è un vero e proprio angolo di P(escara) in centro storico.
“Abbiamo raccolto l’invito di un amico e siamo venuti a Prato per proporre i piatti della nostra tradizione”, spiega Stefania Scabissi. “La nostra è una cucina espressa: dalla pasta alla carne fino ai formaggi e ai dolci, tutti gli ingredienti arrivano freschi dall’Abruzzo e vengono cotti sul momento – aggiunge Orlando Di Maio, che dirige la cucina e soprintende alla cottura dei famosi arrosticini di pecora – Gli arrosticini vengono cotti su una brace speciale, secondo il metodo antico. Ne proponiamo di tre tipi: quelli classici, quelli tagliati a mano e quelli di fegato”.
È stato introdotto da poco invece l’hamburger abruzzese: “Un hamburger di pecora al tagliere accompagnato da verdure a piacimento ma per cui noi consigliamo le patate, le zucchine e le melanzane di un nostro piatto tipico – spiega Stefania Scabissi – il “ciabotto”.
Nel locale aperto dalle 20 in poi, chiuso il lunedì, “L’angolo di P.” offre anche un servizio di asporto (0574/200423) e un dolce particolare, il Parrozzo, un dolce fatto di fecola di patate e farina di mandorle, ricoperto di cioccolato fondente e impregnato di “Aurum”, un liquore dolce a base di agrumi il cui nome pare si debba proprio al poeta Gabriele D’Annunzio.