La Via della Cina tira le somme: la residenza fotografica cui hanno partecipato Emanuele Camerini, Filippo Steven Ferrara, Erika Pellicci, Jacopo Valentini, per il progetto a cura di Filippo Maggia, è giunta alla fine con una tavola rotonda e la presentazione dei lavori, sabato 17 novembre alle 15,30 al Centro Pecci.
Fotografia fra documentazione, metafora del reale, appartenenza e identità: questo il titolo della tavola rotonda che presenterà i risultati de La Via della Cina, il progetto di residenze fotografiche cui hanno preso parte quattro fotografi under 35, che hanno esplorato la Chinatown pratese in lungo e largo. I risultati della campagna fotografica saranno presentati al CentroPecci, alla presenza delle istituzioni.
Relatori dell’incontro saranno Vittorio Iervese, sociologo, l’architetto e urbanista Giorgio Pizziolo e il giornalista e curatore del blog Fotografia.it e Repubblica.it Michele Smargiassi, moderati da Filippo Maggia con l’organizzazione di Dryphoto arte contemporanea.
La tavola rotonda partirà dai lavori prodotti durante la campagna fotografica La Via della Cina, per discutere del ruolo che la fotografia può avere nel raccontare fenomeni importanti come la trasformazione delle città insieme a vari esperti del settore: si parlerà di fotografia e fenomeni migratori, dell’importanza delle immagini e della costruzione dell’immaginario.
La Via della Cina è stata la risposta al bisogno di comprensione di un territorio complesso, parte di Prato, dove si trovano condensati fabbriche, culture ed ambienti socioeconomici, necessità e interessi diversi, insieme ai primi segni di transizione in distretto creativo. Ai fotografi è stato chiesto di documentare e interpretare la storia della città, costruendo una narrazione evocativa che metta in reazione paesaggio urbano ed elemento umano. Il fine ultimo era quello di inserirsi nel quartiere attraverso l’arte, interagendo con la comunità.