La nuova stagione del Metastasio si aprirà con la prima delle 14 nuove produzioni in programma quest’anno: Decameron 2.0, The Stories We Sell Ourselves In Order To Live / Le storie che ci raccontiamo per continuare a vivere, uno spettacolo ideato e diretto da Letizia Renzini (dal 25 al 28 ottobre: feriali ore 20,45, sabato ore 19,30, domenica ore 16,30 – biglietti da 8 a 26 euro).
“Video artista, musicista, dee-jay, cantante e performer, con un passato di critico musicale per giornali e riviste e di speaker radiofonico per Rai e Rai Radio 3 (Battiti) – spiega la nota di presentazione – Letizia Renzini è un’autrice e regista dai poliedrici interessi che da tempo lavora con audio, video, corpo e testo in una costante fusione di linguaggi. Ha collaborato con numerose istituzioni straniere, e in Italia con festival e compagnie di ricerca (tra cui Romaeuropa Festival, Biennale di Venezia, le compagnie Virgilio Sieni Danza e Societas Raffaello Sanzio) Le sue produzioni, performance, spettacoli, istallazioni e proiezioni hanno confini di genere sfumati e si compongono di repertori antichi e nuovi, frammenti, iconografie, trasfigurazioni e nuove interpretazioni”.
“Con Decameron 2.0 – prosegue la nota -la Renzini scioglie in una composizione multimediale immersiva la struttura del Decamerone di Boccaccio, componendo una nuova narrazione che rinnova il teatro musicale, in bilico tra filosofia e poesia, con lettura rispettosissima dell’originale in lingua volgare, testi in inglese e latino, linguaggio del corpo e utilizzo dei social. Al tempo del vagheggiamento boccacciano, il Decamerone era la favola secolare che distraeva le donne conducendole in un’altra dimensione, dove il sacro si annidava nelle miserie quotidiane. Oggi, nel tempo del ‘vagheggiamento espanso’, della rete e del virtuale, le storie che ci raccontiamo per continuare a vivere hanno forme nuove, ma nulla è cambiato nell’elevazione dell’uomo, quel gap tra realtà e sua mistificazione resta intatto, ora declinato con live camera, selfie, post, screenshot e app di messaggistica, con smartphone e pc accesi e fin anche con video Youtube di baby influencer a fornire il decalogo per il selfie più spontaneo. Il tentativo di DECAMERON 2.0 è ricucire lo iato temporale tra un trecento tardo, quando l’uomo si scopre primo e solo artefice della propria fortuna, e i giorni nostri, quando l’uomo si è espanso fino a sostituirsi a tutto e sconta il confronto con una solitudine assoluta, condannato dalla globalizzazione ad una eterna marginalità”.
“Liberando il Decamerone dalle griglie della narrazione verosimile, moltiplicando i suoi significati e sublimandoli in personaggi, simboli e racconti attuali, DECAMERON 2.0 prova a ricostruire un’epica contemporanea collettiva affrontando temi come il culto del sé, la tensione al successo, la dittatura dell’immagine nelle sue forme più feroci e quotidiane, la miseria del sentimento di prevaricazione e la paura del confronto umano, reale. La peste contemporanea si nasconde insidiosa nella paura stessa della vita, del mondo e dei suoi cambiamenti: il disprezzo come scudo, il cinismo e l’illusione delle scelte autonome, la protezione di ciò che crediamo di avere e l’equivoco della libertà come strumento di rivalsa, il paradosso che riduce tutti in schiavitù”.
“Sulla scena, in un’iconografia espansa che si ispira al mondo visivo e all’immaginario prerinascimentale, si animano i personaggi di alcune delle 100 novelle di Boccaccio (Guido Cavalcanti, Federigo degli Alberighi, Lisabetta da Messina) narrati, cantati e riletti in video dalle attrici Monica Piseddu e Monica Demuru e dalla soprano Lore Binon, e incarnati nei corpi dei danzatori Jari Boldrini, Maurizio Giunti, Lucrezia Palandri sulle coreografie di Marina Giovannini”.
Le storie sono intrecciate al testo originale in inglese della drammaturga e attrice Theodora Delavault e accompagnate dalla musica originale del compositore Yannis Kyriakides e dal chitarrista Andy Moor, che muovono da materiali musicali filologici (cacce, ballate e primi madrigali) per costruire nuove sonorità.
Inoltre, anche per questa stagione il Teatro Metastasio in collaborazione con l’Associazione Culturale Il Sicomoro onlus attiva gratuitamente il SERVIZIO BABYSITTING per 15 bambini dai 4 ai 10 durante le repliche della domenica pomeriggio di 9 spettacoli in programma. I possessori di biglietto o abbonamento per lo spettacolo avranno la possibilità di assistere agli spettacoli affidando i propri bimbi a educatori professionisti che li faranno divertire con laboratori e attività ludiche, presso il Ridotto del Metastasio (Sala Montalvo Casini). Per tutti i bambini è prevista una merenda biologica. Nel caso di DECAMERON 2.0 sarà possibile prenotare il servizio per la replica di domenica 18 febbraio, previa prenotazione obbligatoria entro martedì 23 ottobre a [email protected] o 0574/27683 (dal lunedì al venerdì in orario 9.30/13.00).