Prato mette finalmente in luce i suoi capolavori. Da pochi giorni la Diocesi cittadina ha presentato un nuovo sito e nuovi strumenti di realtà aumentata per valorizzare al meglio il patrimonio artistico dell’Opera del Duomo, legato a Filippo Lippi.
Una vetrina per far conoscere a turisti e appassionati i capolavori realizzati dal “frate pittore” nella cattedrale di Prato, città a cui era profondamente legato e in cui intrecciò il legame con la monaca Lucrezia Buti che divenne volto delle sue opere e madre del figlio Filippino, anch’egli grande pittore in epoca successiva.
Il nuovo sito www.filippolippi.prato.it oltre a una immancabile sezione in lingua inglese, offre immagini ad alta risoluzione zoomabili nel dettaglio e una navigazione che permette di approfondire sia con immagini checon didascalie alcuni particolari degli affreschi. La visita virtuale è corredata poi dalle sezioni di approfindimento sulla biografia dell’artista e il suo lavoro.
Il lavoro di storytelling su Filippo Lippi si completa poi con dei nuovi visori, disponibili per i visitatori del Museo, che offriranno grazie alle tecniche di realtà aumentata la sensazione di trovarsi al centro esatto del ciclo degli affreschi e di potersi elevare fino a sei metri di altezza per osservare da vicino i registri superiori, addirittura meglio di quanto sia possibile farlo “dal vivo” all’altezza del coro.
Il progetto, finanziato da un contributo della Fondazione Cassa di
Risparmio di Prato, punta a intercettare i nuovi turisti stranieri presenti in città, la cui presenza, ci dicono i dati, è in crescita costante e fa registrare numeri doppi rispetto alla media regionale.