In gran silenzio, le opere della galleria che fu della Cariprato prima e della Popolare di Vicenza poi, sono tornate in città.
La notizia l’ha data stamattina La Nazione di Prato: dopo anni di querelle, il Crocifisso di Bellini, una serie di sculture di Lorenzo Bartolini, dipinti di Caravaggio, santi di Tito e Filippo Lippi che una volta erano ospitati nel palazzo Alberti, sono nuovamente a Prato.
“Un importante risultato – si legge nell’articolo – era stato ottenuto grazie all’impegno di Comune e Soprintendenza di Firenze, Prato e Pistoia che, dopo il patto firmato nel gennaio del 2017, anche nello scorso dicembre avevano di nuovo riunito i liquidatori ex BpVi e i vertici di Intesa San Paolo, della Fondazione Cassa di Risparmio e di Confindustria Toscana Nord, per arrivare finalmente a far rientrare a Prato tutte le opere della Galleria degli Alberti. (…) Nello scorso febbraio un nuovo incontro fra Soprintendenza, Comune, Intesa e liquidatori ex BpVi, decisivo per velocizzare il rientro delle opere. Resta ancora da sciogliere l’impasse relativo alla proprietà di dipinti e sculture e alla possibilità di renderli fruibili al pubblico. Pare però che ci siano dei contatti ben avviati fra i liquidatori e Intesa San Paolo.”
L’assessore alla Cultura Mangani commenta: “Abbiamo mantenuto il dovuto riserbo per non pregiudicare tutto il percorso intrapreso e per rispetto degli accordi presi in vista degli ultimi arrivi. Ora che la notizia è uscita, è giusto rivendicare il lavoro del Comune di Prato, del Sindaco in primo luogo, ed un lavoro collettivo che mi permetto di definire serio e rigoroso.”