“Non sarà possibile organizzare il festival estivo nei giardini di Sant’Orsola se non si trova una soluzione concreta entro la prossima settimana”. E’ chiara, forte e rammaricata la voce del Consorzio Santa Trinita a seguito delle vicende legate al giardino che ha visto passare oltre 20mila presenze la scorsa estate nei mesi di giugno e luglio, diventando simbolo dell’estate cittadina a misura di famiglia.
A che punto siamo
Che il cantiere del parco nell’ex ospedale avrebbe dato noia alla nuova edizione estiva lo si sapeva da tempo. Il grande nodo da sciogliere è quello dell’uscita di sicurezza che fino a oggi si trova dalla parte dell’ospedale, dove da luglio dovrebbe partire il cantiere. “Abbiamo proposto – afferma Francesco Querci del Consorzio – di aprire una porta di un metro e mezzo di larghezza sul muro che dà su via Sant’Orsola, per poi ricostruirlo a nostre spese al termine della manifestazione (35 giorni di attività). Un muro che ha comunque bisogno di un restauro e che il consorzio ha difeso, tutelandolo dal primo progetto del nuovo parco urbano, dove questo doveva essere abbattuto”. Quest’idea non è piaciuta a qualche residente della via, che si sono mossi nella raccolta di circa ottanta di firme. Il capogruppo di Forza Italia Rita Pieri, ha portato la questione in consiglio comunale affermando che “l’opera non è proporzionale agli interessi coinvolti”.
“La soluzione dell’apertura del muro avrebbe garantito alla nostra associazione di avviare l’organizzazione degli eventi legati alla manifestazione e ai campi estivi per i bambini di cui abbiamo avuto molte richieste: il tutto al netto del parere della soprintendenza, unica autorità competente sulla fattibilità del piccolo manufatto sul muro comunale. A questo punto, se amministrazione e soprintendenza non propongono valide e concrete soluzioni atte a garantire lo svolgimento dello scopo per cui è nata questo festival, ci vedremo costretti a rinunciare ad organizzarlo”.
Il Consorzio si era reso disponibile a far gestire i lavori ai residenti “garantendogli la copertura economica dei lavori, a patto di lasciare aperto il varco durante le giornate del festival: non vi è stata risposta positiva, ma anzi si è proceduto ad un esposto, raccolta firme e question time in Comune, da parte di consiglieri che non si sono minimamente confrontati con noi”.
Cosa succede adesso
La ditta assegnataria del bando non verrà decisa fino a maggio e “non avere un ‘piano b’ ci costringe a considerare il piano c suggeritoci dai residenti di via Sant’Orsola ai media locali, ovvero l’annullamento della manifestazione, con ripercussione anche su tutti i progetti che il nostro consorzio porta avanti nei giardini e nella via durante il resto dell’anno”. Infatti, il festival è un’importante fonte di introiti che permettono di sostenere lavori di manutenzione e interventi sulla via Santa Trinita.
Questa è stata l’occasione per il consorzio di fare il punto sull’opera che svolge in quella zona del centro storico: “l’apertura di una porta larga un metro – per 35 giorni – per alcuni residenti non vale il lavoro che svolgiamo dal 2013 per 365 giorni all’anno, pulendo ogni giorno il giardino, il servizio di sorveglianza, arricchendo il giardino di 200 piante, curandole, due nuovi cancelli, l’impiantistica – luce e acqua – e il restauro di panchine e luci, risolvendo così i grandi problemi di sicurezza pubblica per cui il giardino era famoso prima del nostro intervento. Non solo: la gestione delle fioriere del Comune in via Santa Trinita (senza rimborso da quest’ultimo) e lavorando al decoro della strada”. Tutto questo oggi è a rischio e ha i giorni contati: “sappiamo che la città apprezza il nostro lavoro e cercheremo di portare avanti la nostra vocazione di riqualificazione: dove? Con quale forma? Vedremo nei prossimi giorni”.