Il teatro Fabbricone, da giovedì 22 a domenica 25 marzo, ospita “Ifigenia liberata” per la regia di Carmelo Rifici, nominato nel 2015 direttore della Scuola del Piccolo Teatro di Milano e attualmente direttore artistico di Luganoinscena.
“Ifigenia liberata”, scritto a quattro mani con Angela Demattè, affonda nel mito richiamando Eraclito, Omero, Eschilo, Sofocle, Euripide, Girard, Nietzsche, Giuseppe Fornari e Antico e Nuovo Testamento per affrontare il vero tema dello spettacolo: la violenza dell’uomo come realtà inestirpabile e mistero senza fine.
Lo spettacolo si muove in una sala prove in cui un regista e una drammaturga, durante una prova aperta dello spettacolo, riflettono con gli attori sul destino di Ifigenia, figlia di Agamennone e Clitennestra, sacrificata alla dea Artemide per permettere alle navi greche di partire per Troia. Le voci in scena portano le ragioni di Agamennone e Menelao, Ulisse e Clitennestra, fino ad arrivare a Ifigenia stessa che, alla fine, accetterà di morire per una causa che viene ritenuta più importante della sua stessa vita ma che porterà inevitabilmente alla guerra di Troia e ad altre morti.
La soluzione scelta, quella del metateatro, vede gli attori criticare il testo in scena, parlarne col pubblico, esternare i propri sentimenti e filmare le prove in diretta; nello stesso tempo il regista vero e quello in scena correggono gli attori e spiegano come il teatro dovrebbe essere. Lo spettacolo si muove quindi su due piani diversi: quello del teatro e della sua effettiva rappresentazione e quello dell’interazione col pubblico, coinvolto e chiamato in causa.
Spettacoli feriali ore 20,45; sabato ore 19,30 e domenica ore 16,30. Gli spettatori che raggiungono Prato in treno possono usufruire del servizio navetta dalla stazione di Prato porta al Serraglio fino al teatro, andata e ritorno. Il ticket può essere acquistato on-line congiuntamente all’acquisto del biglietto dello spettacolo, entro due giorni rispetto alla data prescelta. Prezzi dei biglietti da 10 a 17 euro, last minute 8,5 euro.