La rassegna jazz “Politeama in Primo Piano“, curata da Mirko Guerrini e arrivata quest’anno alla settima edizione, torna martedì 20 marzo con il sestetto di Alessandro Fabbri e la partecipazione di Pietro Tonolo, uno dei maggiori sassofonisti del jazz contemporaneo.
Alessandro Fabbri, batterista e compositore, presenterà a Prato “Five Winds”, “un lavoro dedicato alla famiglia dei legni, per il quale si avvale di una peculiare versione del quintetto di fiati – si legge nella nota – la tradizionale presenza del flauto, nei suoi diversi tagli, del corno, del fagotto (sostituito qui dal sax baritono) e dell’oboe, è affiancata dai saxes e da uno strumento digitale come l’ewi”.
“Il repertorio – si legge ancora – è quanto mai variegato, comprende composizioni originali di Fabbri, appositamente pensate per la formazione, oltre ad elaborazioni di brani di autori di jazz contemporaneo, come Four Winds di Dave Holland, Silent Brother di Luca Flores e ancora No Baby di Steve Lacy, anche questi arrangiati e curati dal batterista”.
I concerti di “Politeama in primo piano” si tengono nel ridotto del teatro. Costo apericena più concerto 15 euro, solo concerto 7 euro. Inizio concerto pre 21,15.
Sebastiano Bon – flauto (C, G, basso)
Simone Santini – saxes (alto, piccolo in Eb), oboe, ewi
Elia Venturini – corno
Dario Cecchini – sax baritono
Guido Zorn – contrabbasso
Alessandro Fabbri – batteria
Pietro Tonolo – sax tenore e soprano
Alessandro Fabbri è batterista, compositore, arrangiatore. Inizia lo studio della percussione nel 1975 sotto la guida di Vittorio Ferrari e, in seguito, di Giannino Ferrari (entrambi percussionisti del Teatro comunale di Firenze) approfondendo, in seguito, lo studio del “drum set” con Bruno Biriaco presso i Seminari di Siena Jazz (1978 – 1979). Nel 1988 segue un corso di perfezionamento presso il “Drummers Collective” di New York studiando con Frank Malabe e Peter Zeldmann. Dal 1980 inizia l’attività concertistica suonando, in seguito, con numerosi solisti italiani e stranieri tra i quali Massimo Urbani, Larry Nocella, Claudio Fasoli, Tiziana Ghiglioni, Luca Flores, Pietro Tonolo, Maurizio Giammarco, Harry “sweet” Edison, Al Cohn, Lee Konitz, Kenny Wheeler, Bobby Watzon, Steve Grossman, Dave Holland, Albert Mangelsdorff, Bruno Tommaso, Riccardo Fassi, Steve Lacy, Bob Mover, Jack Walrath, Gary Smulyan, Bryan Carrott, Mike Turk, Dave Liebman. Partecipa a numerosi festivals e rassegne.
Pietro Tonolo è sassofonista e compositore. Nato a Mirano (Venezia) nel 1959, ha iniziato a suonare jazz professionalmente attorno al ’79, abbandonando una già intrapresa attività come violinista classico. In quel periodo si trasferisce a Milano dove collabora con alcuni tra i migliori jazzisti italiani fra cui Franco D’Andrea, Luigi Bonafede, Gianni Cazzola, Larry Nocella, Massimo Urbani. Dall’81 all’86 fa spesso parte del gruppo di Enrico Rava. Nell’estate dell’82 è nella “Gil Evans Orchestra” a fianco di musicisti quali Steve Lacy, Lew Soloff, Ray Anderson; con questa suona nell’84/85 allo “Sweet Basil” di New York e nell’87 al festival di “Umbria Jazz”. A partire dall’83 si è esibito in jazz clubs, ha dato concerti e ha partecipato a trasmissioni radiotelevisive in tutta Europa e negli Stati Uniti, sia come leader di propri gruppi che come sideman.
Ha collaborato con Kenny Clarke, Roswell Rudd, Sal Nistico, Chet Baker (con cui ha suonato a New York nell’85) Lee Konitz, John Surman, George Lewis, Barry Altschul, Joe Chambers, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Dave Holland, Tony Oxley, Steve Swallow, Paul Motian (del cui gruppo “Electric Bebop Band” dal ’99 fa parte), solo per citare alcuni nomi. Nell’86 inizia un intenso sodalizio con la pianista romana Rita Marcotulli, in duo o in quartetto con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto, raccogliendo molti consensi di critica e di pubblico. Dall’88 collabora con il gruppo di Henri Texier (con cui ha suonato in Francia, Italia, Messico, Cuba, Egitto,Siria), con Enrico Pieranunzi e con Giovanni Tommaso, dirigendo inoltre propri gruppi (con Piero Leveratto, Sandro Gibellini, Alfred Kramer, Roberto Rossi) e suonando e scrivendo per la big band “Keptorchestra” e per il quartetto di sassofoni “Arundo Donax”. Ha partecipato alle più importanti manifestazioni jazzistiche italiane e si è esibito al “Jazz Festival” di Berlino, al “Jazz Jamboree” di Varsavia, alla “Grand Parade du Jazz” di Nizza e ai Festivals di Parigi, Vienna, Amiens, L’Aja, North Carolina, Amburgo, Leverkusen, Ankara, Smirne e Tel Aviv, Dublino.