“Quando Angelo Corbo viene scelto per fare la scorta di Falcone nel 1990 ha appena 24 anni e soli 3 anni di servizio. Un giovane con poca esperienza che solo per miracolo non morì nell’attentato mafioso che squarciò l’autostrada su cui il 23 maggio 1992 viaggiava il giudice Falcone, uccidendo il magistrato, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro”.
Così recita la presentazione dell’incontro che Angelo Corbo terrà martedì 6 marzo, alle 10, a Montemurlo per la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime di mafia.
“Oggi Angelo Corbo ha 51 anni ed è da poco in pensione perché riconosciuto come vittima del terrorismo – prosegue la nota – Nonostante ciò ha comunque continuato per diversi anni il lavoro accanto ai magistrati della Procura di Firenze dove è stato trasferito. Attualmente si dedica a tempo pieno alla famiglia e a parlare di Mafia ai ragazzi ossia ciò che oggi ritiene la sua “missione”.
Martedì 6 marzo alle ore 10 in Sala Banti (piazza della Libertà – Montemurlo) apriranno la giornata i saluti del sindaco, Mauro Lorenzini, del presidente del consiglio regionale, Eugenio Giani e della presidente del consiglio comunale, Antonella Baiano, che dice. “Abbiamo voluto questo incontro per dare la possibilità, soprattutto ai ragazzi, di conoscere una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro paese. È importante sapere cos’è la mafia e come agisce. Ed è giusto sapere chi è stato Giovanni Falcone, il suo impegno nella lotta alla mafia, così come è importante dare valore al lavoro anonimo e silenzioso dei tanti agenti di scorta che, come Angelo Corbo, vegliano sulla democrazia e la legalità nel nostroPaese”.
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