Un ciclo di conferenze, da giovedì primo marzo a giovedì 29 marzo alla biblioteca Lazzerini, che esploreranno il concetto di utopia in collaborazione con la sezione pratese della Società Filosofica Italiana. Tutti gli incontri del ciclo Quel che resta dell’utopia sono a ingresso libero.
C’è chi dice che non ci sia più spazio per le utopie adesso, anche se il popolo dei sognatori non è mai diminuito: il fatto è che il percorso dell’utopia inizia già nel 1516 con Tommaso Moro e il suo Insula Utopia, continua con La Città del Sole di Tommaso Campanella e con la Nuova Atlantide di Francesco Bacone ed arriva fino ad oggi. Cosa è rimasto del sogno dell’utopia e di un mondo migliore? Tre incontri con esperti cercheranno di dare una risposta a questa domanda, seguendo le seguenti direttrici: l’utopia come pratica letteraria e come descrizione di un progetto futuro di liberazione assoluta; l’utopia come progettualità filosofica e come costruzione di una soggettività libera e più felice; l’utopia come prospettiva di tipo politico e come forma di ingegneria sociale.
Giovedì primo marzo, ore 21 (Rimandato al 22 marzo) Viaggio verso l’isola che non c’è. Utopia come letteratura e scena teatrale con Antonello Nave della Compagnia Altroteatro e docente al Liceo Classico” Galilei” di Firenze, Giuseppe Panella della Scuola Normale Superiore di Pisa e Silverio Zanobetti della sezione pratese della Società Filosofica Italiana. Il “luogo che non c’è” trova il suo spazio non solo nella letteratura, ma anche nel teatro: lo testimoniano le opere di Brecht, Pirandello, Artaud, Majakovskij. Un’excursus sui luoghi che non ci sono, fra teatro e letteratura.
Giovedì 15 marzo alle ore 17: Utopia come filosofia. Come provare a rendere il mondo migliore con Laura Boella, docente all’Università di Milano, che ha recentemente pubblicato un volume sulla natura teorica dell’empatia dal titolo Empatie. L’esperienza empatica nella cultura del conflitto. Insieme a lei Giovanni Spena, presidente della sezione pratese della Società Filosofica Italiana, e Giuseppe Panella. Insieme cercheranno di rispondere a una domanda cruciale della filosofia morale: c’è ancora spazio per la dimensione utopica nelle scelte indicate dalla filosofia per uscire dalle secche di conflitti sempre più violenti e mortali?
Giovedì 29 marzo alle ore 21: La politica come utopia. Progetto politico e ingegneria sociale con Federico Lucarini, docente all’Università del Salento, Giuseppe Panella e Federico Lucarini. L’utopia è anche un progetto politico ben preciso, il luogo di convergenza delle speranze e dei desideri: l’esempio si può trovare negli scritti di Charles Fourier, Robert Owen, Claude-Henri de Saint Simon o Pierre-Joseph Proudhon, promotori di forme di ingegneria sociale che avevano l’obiettivo di trasformare la società tramite strategie in grado di riformarla in maniera radicale.
La biblioteca si trova in via Puccetti 3, per ogni informazione chiamare il numero 0574/1837800 o 0574/1837828.