Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che tre realtà culturali – Chi-Na, Dryphoto arte contemporanea e circolo Curiel – che operano all’interno del Macrolotto Zero hanno realizzato in merito a Piazza dell’Immaginario e all’eliminazione di “Piazza 5 Marzo”, nei giorni scorsi da parte di Pam.
Durante i festeggiamenti del capodanno cinese, previsti per oggi – domenica 18 febbraio – a Prato, chi volesse sostenere le richieste, potrà sottoscriverla lasciando una firma.
“Il progetto Piazza dell’Immaginario è diventato una modalità di lavoro, simbolo della possibilità di rinascita del Macrolotto 0: dopo molti anni in città e fuori città si è parlato del quartiere non solamente per denunciarne le criticità e i problemi ma come un esempio virtuoso di cambiamento dal basso.
Piazza 5 Marzo è stata il risultato di un attento e lungo lavoro di ascolto, dialogo, confronto, portato avanti con la comunità: lavoro che ha permesso di migliorare l’aspetto dell’ambiente urbano convogliando tante energie, desideri e voglia di partecipazione.
Un risultato che è stato confermato in questi anni dall’attaccamento e dall’interesse che questo progetto ha suscitato in un pubblico vasto ed eterogeneo: abitanti del quartiere, professionisti del mondo dell’arte e dell’architettura, studenti, amici, conoscenti, semplici passanti.
Senza alcun preavviso, la mattina del 9 Febbraio, Pam Panorama ha portato via le sedute da piazza 5 marzo, ne ha cancellato la pavimentazione sostituendola, il giorno 14 febbraio, con la segnaletica di un parcheggio.
In tre ore si cancella il lavoro di tre anni senza neppure una telefonata alle persone o alle associazioni referenti del progetto.
Il comportamento di Pam Panorama ci ha stupito e ferito molto, e con noi sono feriti tutti i cittadini che in questi anni hanno usato la piazza per sostare, incontrarsi, divertirsi e condividere momenti di vita.
Insieme a tutti coloro che hanno vissuto quest’area, che hanno sostenuto e apprezzato il progetto riconoscendo l’importanza e l’utilità dello spazio di Piazza 5 Marzo 2015, chiediamo all’amministrazione pubblica e a Pam Panorama di trovare un accordo per ripristinare quel luogo, restituendo l’area ai cittadini e alle loro iniziative.”
Associazione [chì-na], Circolo E. Curiel, Dryphoto arte contemporanea