Piazza dell’immaginario è stata cancellata. Quella che dal 2015 era diventata un simbolo di aggregazione e socialità per un quartiere, da stamattina si prepara a tornare ad essere un parcheggio per automobili, di proprietà del supermercato Pam.
E così, all’alba del capodanno cinese e mentre la città si muove per promuovere a livello nazionale i suoi patrimoni – non ultimo anche attraverso una serie di video che la raccontano, in cui la piazza era presente -, un privato smonta un progetto premiato a livello regionale e apprezzato in tutta Italia.
Il vicesindaco Simone Faggi annuncia espropri: “sono due anni che cerchiamo di creare una quadra su quello spazio, facendo richiesta sia per iscritto che parlando coi responsabili di Pam. Non c’è mai stata la volontà di capire e adesso l’accellerazione a riappropriarsi di questo luogo, che noi riteniamo d’interesse pubblico per il quartiere, insieme al Progetto Innovazioni Urbane all’interno del Macrolotto Zero che stiamo portando avanti. Dispiace che Pam faccia questa figura agli occhi della città, dimostrando l’incapacità di comprendere la particolarità all’interno del quale il supermercato rientra”. La soluzione per Faggi è chiara: “stiamo valutando l’esproprio della piazza”.
Cosa è successo. Stamattina la filiale della Pam di via Pistoiese si è adoperata per cancellare la mattonellatura progettata e disegnata dallo studio ECOL e Chi-na all’interno del progetto Piazza dell’Immaginario di Dryphoto nel 2015. Lo spazio, di proprietà del supermercato, era stato reso utilizzabile per il progetto, per far nascere un nuovo luogo pubblico all’interno del Macrolotto Zero.
Da allora, oltre a tanti eventi che sono stati organizzati all’interno dell’ex parcheggio, era diventato anche un luogo di incontro per famiglie durante la bella stagione. “Qualche avvisaglia era arrivata un paio di mesi fa – racconta Cosimo Balestri di Chi-na -, quando ci ha chiamato la direzione centrale di Pam, chiedendoci perché mai di questo progetto non ci fosse un foglio scritto”. Una telefonata che comunque si era risolta in maniera pacifica, fino a stamattina, quando anche i tronchi/panchine e le rastrelliere sono stati portati via senza preavviso.
Un po’ di critica da parte di Dryphoto: “può darsi – racconta Vittoria Ciolini di Dryphoto – che i rapporti, anche con il cambio del nuovo direttore di filiale di Pam in via Pistoiese, dopo tre anni siano andati deteriorandosi da una parte con un privato che muovendosi in questo modo si dimostra egoista e incapace di lavorare in un’ottica più ampia per il quartiere dove opera; dall’altra forse è mancata da parte dell’Amministrazione e delle associazioni che hanno operato in questi anni in quello spazio l’idea di creare un profondo legame col privato, prendendosi cura assieme dello spazio condiviso”.
La piazza “dell’immaginario” ha fatto vincere agli architetti Cosimo Balestri, Emanuele Barili, Olivia Gori e Alberto Gramigni il premio architettura Toscana come miglior opera prima. Dryphoto è andata a parlare di questo luogo nelle più grandi università d’Italia, alla triennale di Milano, durante un convengo europeo a Palazzo Strozzi Firenze.
Ecco com’è cambiata la piazza