Questa settimana le controculture sbarcano in biblioteca. È una bella novità e si chiama “Phase”, un progetto con il quale nei prossimi mesi Jacopo Buono proporrà approfondimenti su cultura rave, datacrazia e sessualità.
Il primo appuntamento, dedicato alla cultura rave, possiede tutte le caratteristiche per candidarsi a evento di punta di questa settimana. Andrà in scena sabato 27 gennaio. Nel pomeriggio, alle 18,30 nella saletta Campolmi della Lazzerini, la conferenza insieme ad alcuni dei personaggi che ne sanno parecchio di rave e zone limitrofe: Stefano D’Onofrio (autore di “Rave New World”, XL Repubblica), Pablo El Drito (autore di “Once were ravers”), Tiziano Ascoli (Dissidanza) e Francesco Birsa Alessandri (Haunter Records).
Deposto il microfono, “Phase” proseguirà poi nella corte di via Genova con le esibizioni di “Teatrino Elettrico”, Pablito El Drito, Sense Fracture, Zak, Philipp Buongusto, e poi ancora con P.Flex, User From PT, Mrk, IOk1 b2b DPK800.
Se amanti e appassionati di rave e company non potranno mancare all’appuntamento, anche quelli in fissa col nuovo cantautorato pop italiano avranno di che sfamarsi questo fine settimana. Proprio a due passi dallo spazio Materia infatti, e proprio sabato notte, a salire sul palco del Capanno 17 sarà il duo pratese “Tutte le cose inutili”. In casa propria per la presentazione del nuovo, atteso album “Non ti preoccupare”? Bagno di folla assicurato.
Se però pensavate di potervi riposare in vista di sabato, vi stavate sbagliando. Ci sono almeno altri due concerti da segnalare e consigliare a occhi chiusi. Il primo è l’appuntamento d’esordio del MetJazz 2018. Si chiama “Bach in black” e pur facendo il verso agli ACDC vede protagonisti due fior di musicisti come Mario Marzi e Achille Succi. Al Museo del Tessuto venerdì 26 gennaio, alle 21.
La stessa sera, ma al Camelot 3.0, arrivano invece i Camillas. Che sono un duo fuori dai generi e dagli schemi diventati noti al grande pubblico per aver quasi sbaragliato i concorrenti a Italia’s Got Talent 2015. Divertimento assicurato dietro il Duomo di Prato.
Se volete due bonus, così da riempire definitivamente le vostre serate e salvarvi da Netflix e compagnia bella, al Centro Pecci arriva il film su Fabrizio De Andrè interpretato da Luca Marinelli. Al Metastasio invece, e la cosa pare interessante, c’è un Giulio Cesare al femminile con un sottofondo hard rock che quantomeno promette di tenere svegli.
Immagine d’anteprima via Phase