Come ogni anno, lo scorso primo gennaio l’USL Toscana Centro ha diffuso i dati delle nascite nel 2017 di ciascun ospedale di sua competenza.
Nel 2017 all’ospedale Santo Stefano sono nati 2501 bambini. Il dato che ha fatto scalpore è però che a fronte di un identico numero di nascite (nel 2016 furono 2502), nel 2017 si sono registrate quasi 300 nascite in più di bambini nati da madri italiane: 1540 contro 1261. Contemporaneamente, quelli nati da madri straniere sono passate da 1241 nel 2016 a 961 nel 2017. Insomma, i pratesi sono tornati a fare figli, hanno titolato quasi tutti i giornali.
Il divario in realtà è di poco superiore a quello registrato nel 2015, per esempio. Ma non è questo il punto. Il punto di partenza è questo: che tipo di dati sono quelli forniti dall’Usl ogni anno? Davvero è così stretta la forbice tra nuovi nati italiani e non italiani a Prato?
I dati dell’USL
Come confermato dall’USL stessa, i dati forniti ogni gennaio comprendono la totalità delle nascite avvenute l’anno precedente in ciascun ospedale e questo significa un discreto elenco di possibilità, tra le quali, per esempio:
- Nati da madri italiane
- Nati da madri straniere
- Nati da madri residenti a Prato
- Nati da madri non residenti che hanno deciso o si sono trovate a partorire a Prato
- Nati da madri irregolari sul territorio italiano.
Ci vuole poco quindi a capire che probabilmente, anche se i dati grezzi dei nati al Santo Stefano sono a tutti gli effetti un indicatore reale – delle nascite registrate nella struttura e del loro trend – non rappresentano però in modo preciso i nuovi pratesi nati negli ultimi anni.
A sancire i nuovi pratesi, come per qualsiasi altro cittadino italiano, ci pensa infatti l’Istat con la propria indagine negli uffici dell’anagrafe.
L’andamento delle nascite secondo Istat
I dati Istat sui nuovi nati registrati nella Provincia di Prato nel 2017 non sono ancora completi – 1395 bambini tra gennaio e agosto 2017 – ma per rendersi conto delle differenze basta prendere in considerazione gli anni passati.
Secondo i dati Istat, l’andamento delle nascite negli ultimi anni a Prato è ben diverso da quello prospettato dai dati USL. Numeri inferiori su tutta la linea e in calo costante.
Le nascite di bambini italiani fluttuano di conseguenza.
Così come fluttuano quelle di bambini non italiani, dicitura che comprende nati con uno o entrambi i genitori stranieri.
I dati Istat raccontano la faccia ufficiale della natalità nella Provincia di Prato. Tengono conto degli atti ufficiali e obbligatori registrati alla nascita di un figlio. Quelli forniti dall’USL raccontano invece il fenomeno delle nascite a Prato puro e semplice. I due dati non solo non coincidono ma sembrano raccontare proprio una città diversa.
Il confronto tra nuovi nati a Prato
Secondo Istat, a Prato nascono (e vengono registrati) molti più bambini italiani che stranieri. Divario che si fa meno evidente tenendo conto dei dati USL. Ma il confronto con i dati registrati dal Santo Stefano e quelli di Istat fa sorgere un altro interrogativo.
Per elaborare questi grafici sono stati utilizzati i dati provinciali di Istat e i numeri forniti da USL Toscana Centro qui e qui.
In due anni, i dati sulle nascite registrate da Istat presso gli uffici dell’anagrafe contano infatti 703 unità in meno di quelle registrate al Santo Stefano. Di queste, ben 637 sono state registrate come straniere e 52 come italiane.
Chi sono questi bambini che mancano all’appello? Sono stati registrati all’anagrafe di un’altra provincia oppure non sono stati registrati affatto?