Una “casa – teatro”, dove favorire l’interazione fra artisti e il con pubblico. E’ questa la filosofia che anima il Funaro di Pistoia, spazio teatrale ricavato dal restauro di un ex area artigianale nel centro della città e che dal 2009 propone piccole ma interessantissime stagioni di eventi, dividendosi fra il teatro, le residenze artistiche, la formazione, i laboratori per adulti e bambini e gli incontri di approfondimento critico.
Dall’8 gennaio 2018 riparte la nuova stagione che presenta nomi di spicco del teatro e della letteratura: Daniel Pennac, Serge Nicolai, Cristian Ceresoli, Claudia Marsicano, Silvia Gallerano, Mario Biagini, The Blind Summit Theatre sono alcuni dei nomi del cartellone
Sei spettacoli, di cui tre in anteprima o debutto e tre esito di processi residenziali o collaborazioni artistiche con le compagnie ospiti. Ad essi si affiancano la formazione, i laboratori per bambini, le attività della Biblioteca, la musica.
Il programma
Si parte l’11 febbraio con il reading “Il caso Malaussène. Mi hanno mentito”, tratto dal libro omonimo, l’ultimo romanzo di Daniel Pennac, uscito nel 2017, in Italia per Feltrinelli, dopo ben diciotto anni dall’ultima pubblicazione della nota e amatissima saga. Protagonisti saranno lo stesso Pennac, legato artisticamente al Funaro dal 2012 con Massimiliano Barbini – qui nei panni di attore ma anche fra i curatori dell’attività del Centro – e Pako Ioffredo, diretti da Clara Bauer.
Si prosegue il 24 febbraio con R.osa – 10 esercizi per nuovi virtuosismi, lo spettacolo di Silvia Gribaudi, ispirato alle immagini di Botero, alll’immaginario anni 80 di Jane Fonda, al concetto stesso di performance e prestazione. Un “One woman shot” con Claudia Marsicano che ha raccolto consensi unanimi in tutta Italia.
Dal 28 febbraio all’11 marzo Serge Nicolaï sarà in residenza al Funaro con la Compagnia Wild Donkeys: artisti provenienti dalle più interessanti esperienze contemporanee, dal Théâtre du Soleil, al Tanztheater Wuppertal Pina Bausch.
Dal 24 al 31 marzo è prevista la residenza artistica per la creazione di Happy Hour, regia di Simon Boberg, di Cristian Ceresoli, con Silvia Gallerano – la “coppia” che con “La merda” ha fatto incetta di premi internazionali, a cominciare dal primo posto al prestigioso Fringe Festival di Edimburgo – e Stefano Cenci. La creazione andrà in scena in forma di primo studio il 29 marzo.
Dal 3 all’8 aprile è prevista una rara occasione per entrare in contatto diretto, da diversi punti di vista, con l’Open Program del Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards: guidato da Mario Biagini, direttore associato del Workcenter, e attualmente composto da nove attori di varia nazionalità, il gruppo terrà una residenza di una settimana a Pistoia.
Il 4 e 5 maggio va in scena in prima assoluta Henry, memorie teatrali d’oltretomba, di The Blind Summit Theatre, una delle più straordinarie compagnie di teatro di figura esistenti in Europa, già ospite del Funaro nel 2015 con The Table. Lo spettacolo, frutto di una residenza artistica nel Centro, nel 2017, “è un singolare dialogo tra padre e figlio, Mark Down, ideatore e inteprete di questa creazione: la relazione tra genitore e figlio e i confini della verità sono i territori che verranno esplorati da questo scambio intelligente, molto divertente e inquietante”.
Molte altre le proposte riguardanti la formazione, le atività per bambini e gli approfondimenti critici nella Biblioteca del Funaro e anche la musica.
Per tutte le info sulla stagione
www.ilfunaro.org