Sarà sperimentata a Prato la prima infrastruttura italiana per la comunicazione quantistica civile, tramite fibra ottica.
Lo annuncia oggi la firma di un protocollo d’intesa tra Comune di Prato, Università di Firenze e Consiglio Nazionale delle Ricerche che, probabilmente, prevederà l’installazione di una sede per i ricercatori del Cnr che saranno impegnati nell’approfondimento.
Si tratta di un sistema di comunicazione, già sperimentato in ambito militare e bancario, che consentirebbe la trasmissione di dati in maniera inviolabile e assolutamente sicura, “sfruttando algoritmi matematicamente inattaccabili basati su generatori di numeri casuali (anch’essi basati sulle tecnologie quantistiche)”.
La scelta di Prato è strategica, legata all’implementazione sul territorio della rete 5G. “La sperimentazione di Cnr e Università di Firenze a Prato è la prima a coinvolgere una pubblica amministrazione e, una volta messa a punto, potrà agganciarsi facilmente alla dorsale sperimentale in fibra ottica che partendo da Torino si diramerà fino a Matera passando anche per Milano, Firenze, Roma e Napoli”, si legge nel comunicato del Comune.
Sul piatto anche la prospettiva di fondi europei, nel programma Quadro di Ricerca Horizon 2020. Nel 2018 la Commissione Europea varerà infatti la “Flagship in Quantum Technologies (QT) un programma di ricerca decennale con un investimento complessivo di un miliardo di euro da reperire attraverso uno sforzo comune fra UE, Stati membri e, possibilmente, partner industriali o altri soggetti economici, a partire dal 2018. L’investimento previsto dalla Commissione nella fase iniziale (2018-2021) è di circa 160 milioni di euro.