Tra gli zero e i tre anni il cervello umano raggiunge una capacità di apprendimento che mai sarà uguagliata per tutto il resto della nostra vita. Questo vale anche per l’apprendimento linguistico. Secondo alcuni studi le lingue a cui siamo esposti entro i primi tre anni di vita vengono ricevute dal cervello come materne, buone potenzialità si hanno fino agli otto anni e poi queste capacità diminuiscono progressivamente.
MyTataInglese è una neonata associazione messa in piedi a Firenze da due giovani “expat”, Thalia Arzoglu e Patricia Estrada, che lavora per offrire alle famiglie della città baby sitter madrelingua.
“Fino all’anno scorso eravamo solo una comunità di ragazze e ragazzi che si impegnavano a parlare solo la loro madrelingua con le famiglie con cui collaboravamo – racconta Thalia – poi abbiamo deciso di strutturarci un po’ di più”
A che età si può iniziare il babysitting bilingue? “Fin da piccolissimi – ci spiega Thalia – abbiamo in associazione anche bimbi di pochi mesi. In quel caso si tratta di neonati che ancora non parlano ma vengono comunque educati all’ascolto di una seconda lingua, anche soltanto per qualche ora alla settimana”. Gli associati di My Tata sono sia famiglie bilingue ma anche tante famiglie italiane che hanno scelto di offrire questa opportunità ai propri figli.
Unica regola, niente italiano
“Unica regola è sempre stata che con le famiglie non si deve mai parlare italiano. Questo perché una volta che si inizia a parlare in italiano con la famiglia e il bambino poi è difficile fare marcia indietro e cambia completamente la dinamica. All’inizio è spesso difficile ma il lavoro è proprio quello di creare un mondo nel quale il bambino sia invogliato ad entrare. Dopo qualche settimana la tata smette di essere solo la persona “che sta con me per un po’” e diventa la chiave di accesso per una nuova lingua, un nuovo universo di parole da esplorare. Mai traduzioni, li incoraggiamo a pensare in inglese dall’inizio”.
Come funziona e cosa offre My Tata Inglese
I genitori inviano una richiesta e MyTata Inglese risponde con uno o più curriculum di babysitter disponibili. Tra queste la famiglia sceglie quali babysitter vedere per un incontro gratuito conoscitivo. Se tutto è ok e si trova la persona giusta i genitori diventano membri dell’associazione. Le transazioni economiche avvengono normalmente tra la famiglia e le baby sitter, l’associazione è solo un tramite e un “supervisore” del progetto linguistico e anche educativo.
“Ci sono sia ragazze che ragazzi nell’associazione, la cosa si espande con il passaparola tra le persone che hanno già lavorato con noi. Poi facciamo una selezione molto accurata, meno del 5% delle persone che si propongono vengono poi effettivamente impiegate – spiega Thalia – Intanto devono essere madrelingua inglese, avere già esperienza come baby sitter e avere tante passioni da condividere con le famiglie, al di là della lingua. Cucina, pittura, musica, qualsiasi cosa a loro piace è bene che cerchino di farla con i bambini perché è il modo migliore di entrare in contatto con loro”.
My Tata Inglese lavora sia con baby sitter molto giovani, spesso studentesse nelle università straniere a Firenze, sia con persone più mature che vivono stabilmente in città e che le famiglie spesso preferiscono per i bimbi più piccoli data la loro maggiore esperienza. “Anche loro però devono avere un profilo “originale” e hobby da condividere con i bambini” continua Thalia – Un po’ Mary Poppins, ecco”.
Ci sono poi i numerosi eventi che l’associazione organizza con laboratori di ogni tipo (anche di cucina!) che si tengono rigorosamente in lingua. Gli eventi in genere sono riservati agli associati di MyTata e servono sia per fare rete che per fare incontrare le famiglie e le baby sitter. I prossimi appuntamenti pre Natalizi sono previsti per il 16 dicembre.
My Tata Inglese opera per il momento solo nel centro di Firenze e zone limitrofe ma ha in progetto di espandere il proprio servizio su tutta la città e, magari, oltre.