Macrolotto Zero, Palazzo Pretorio, Centro Pecci, Dryphoto. Sono questi i luoghi che negli ultimi quattro giorni hanno visto protagonisti gli artisti di “Nobody’s Body/Prato”, progetto di condivisione di arti performative che stasera, venerdì 8 dicembre dalle 22, si concluderà con una grande festa aperta a tutti allo Spazio K di via Santa Chiara.
“Nobody’s Body/Prato”, moderato e organizzato da Kinkaleri e Jacopo Jenna, è una piattaforma per la condivisione e lo scambio locale e internazionale di pratiche e metodi nelle arti performative.
“L’ambizione – si legge nella nota – è di facilitare la produzione e la distribuzione della conoscenza non esclusiva e collettiva attraverso la pratica condivisa e la sua documentazione”.I 20 artisti italiani e stranieri invitati a Prato hanno lavorato in alcuni spazi della città, ogni giorno in un luogo differente (spazioK, MacroLottoZero/ Circolo Curiel/ Dryphoto, Museo di Palazzo Pretorio e Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci), scambiando pratiche e metodi nelle arti performative. Il progetto si conclude con una serata aperta a tutti, in cui il pubblico verrà contagiato e coinvolto nella danza.
I 20 artisti italiani e internazionali scelti su invito tra tra performer, coreografi, artisti visivi, teorici, musicisti e drammaturghi sono: Annamaria Ajmone, Leone Barilli, Barbara Berti, Jacopo Buono, Mara Cassiani, Daniela Cattivelli, Massimo Conti, Matteo Coluccia, Silvia Costa, Laura Dondoli, Roberto Fassone, Stefano Giuri, Jacopo Jenna, Sara Leghissa, Lori Lako, Marco Mazzoni, Gina Monaco, Maya Oliva, Kostantinos Rizos, Paola Stella Minni, Chiara Vacirca.
“Nobody’s Body/Prato è l’edizione pratese della piattaforma internazionale Nobody’s Business, che intende generare l’incontro tra artisti professionisti di diverse generazioni al fine di praticare, scambiare, usare e sviluppare le esperienze”, spiega la nota inviata ai giornali.
“La scelta di firmare l’evento come “Nobody” sottolinea la non titolarità delle idee, delle conoscenze, delle pratiche, senza però cancellarne la storia – spiega la nota – Nobody’s cerca sostegno e visibilità fondandosi come collettivo di produzione di conoscenza, una deliberata negazione di ideologie di proprietà, imprenditoriali e individualiste, le stesse che solitamente condizionano il lavoro collettivo e artistico. Le pratiche condivise in ogni incontro sono documentate e archiviate nel sito internet di Nobody’s Business, per essere utilizzate e sviluppate da altri. Sottolineando la necessità di un tempo e di uno spazio condiviso, – si legge infine – Nobody’s Business contempla la presenza dei partecipanti, ma supporta anche la condivisione di conoscenze degli assenti, attraverso un database online che documenta le pratiche condivise in ogni riunione”.
Nobody’s Business ha svolto sessioni settimanali di Nobody’s Dance e Nobody’s Indiscipline a Stoccolma, Bruxelles, Berlino, Copenaghen, Milano, Minneapolis, Santarcangelo, Oslo.
Evento all’interno di Body To Be, progetto di Kinkaleri sulla performance contemporanea, realizzato in rete con realtà del territorio che si occupano di contemporaneità nell’ambito di MLZ – Kinkaleri/Dryphoto/[chi-na] e in collaborazione con Toscanaincontemporanea2017, Regione Toscana Giovani Sì, Comune di Prato, Assessorato alla Cultura, .con Contemporaneo Condiviso, Centro Pecci, Prato, Palazzo Pretorio, Prato, spazioK.Kinkaleri.