La spedizione pratese di “Cittadini del Mondo – Passaggio in India 2017”, impegnata per il decimo anno consecutivo nella promozione della salute mentale nel settlment della città indiana, ha incontrato il sindaco della città di Cochin.
Questo il discorso tenuto dall’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Prato Mariagrazia Ciambellotti, nel quale si ripercorre la storia del rapporto trentennale tra la città di Prato e quella di Cochin, cominciata con la visita a Prato di papa Giovanni Paolo II nel 1986 e si inquadrano le analogie tra le due città.
L’assessore Ciambellotti conclude invitando ufficialmente il sindaco della città indiana ad assistere, ospite del Comune di Prato, alla prossima celebrazione dell’8 settembre.
Il discorso
“Ringrazio la S.V. per averci concesso questo incontro, con le modalità ufficiali e nella sede propria della municipalità, per la cortesia e l’accoglienza dimostrate, per le parole con cui ha sottolineato, nel presentare la realtà sociale di Cochin, il suo impegno nella cura e nellasolidarietà verso i più deboli e i più poveri, valori e principi che noi condividiamo in pieno”.
“Le porgo i saluti del Sindaco di Prato, Matteo Biffoni, e di tutta la Giunta comunale. Sindaco e Giunta hanno condiviso l’idea che un rappresentante dell’amministrazione comunale accompagnasse il gruppo “Cittadini del mondo-Passaggio in India” nell’iniziativa a Cochin quest’anno alla decima edizione, per ribadire l’importanza del rapporto di collaborazione tra la città di Prato e la città di Cochin, che dura da oltre trent’anni e, in particolare, per sottolineare il valore del progetto che attualmente il gruppo di Prato porta avanti”.
“La relazione con la città di Prato nasce nel 1986 con il Sindaco Alessandro Lucarini quando, in relazione alla visita di papa Giovanni Paolo II a Prato, la città si mobilitò compatta intorno al progetto di costruire un dispensario a Cochin su proposta della Diocesi di Prato mediante la missione delle suore domenicane del Santo Rosario”.
“L’impegno tra mondo religioso, istituzioni civili, imprenditori, forze sociali, associazionismo e volontariato creò i presupposti per un patto d’amicizia tra le due città, sottoscritto nel 1998 dal Sindaco Fabrizio Mattei”.
“Nei discorsi ufficiali proclamati a Cochin, vennero sottolineati i punti in comune tra le due città, ancor più validi oggi: Cochin, prima città in India ad accogliere portoghesi, olandesi, inglesi è stata definita dalla storia “porta dell’Occidente”. In modo analogo, anche Prato, oggi, con la presenza di oltre cento etnie di cui la maggior parte asiatiche, può ben definirsi “porta dell’Oriente”.
“Questa nostra storia, questa esperienza d’apertura allo straniero, al diverso, la capacità di dialogare e di confrontarsi hanno potenziato la sensibilità della nostra gente nei confronti di ogni forma di diversità, verso lo straniero, ma anche nei riguardi del soggetto con disabilità o coinvolto in percorsi di disagio mentale”.
“In questo contesto è nato dieci anni fa il progetto “Cittadini del mondo-Passaggio in India” che ha portato fino ad oggi oltre cinquanta utenti del disagio mentale, circa venti operatori Asl e almeno cinquanta studenti e trenta volontari a sperimentare varie forme di collaborazione con il Settlement, centro di raccolta degli emarginati sociali e dei disagiati mentali di Cochin”.
“Punto di forza dell’iniziativa è la convinzione che la relazione, il confronto, l’attività comune (sia di carattere sportivo o artistico o espressivo) possano contribuire al benessere psicofisico di ciascuno dei soggetti coinvolti e, in particolare, abbiano la potenzialità di contenere e migliorare le dinamiche del disturbo psichico”.
“Con la certezza che codesta amministrazione possa condividere le finalità del nostro impegno, vogliamo fare ancora pezzi di strada insieme, vogliamo insieme individuare possibili sviluppi del progetto”.
“Questo è il senso specifico della mia presenza. Cogliamo l’occasione per invitare la S.V. a Prato, come già accaduto con i suoi predecessori, per conoscere la nostra realtà, in modo particolare le esperienze di promozione della salute mentale portate avanti grazie alla collaborazione fra amministrazione comunale, Asl, le suore domenicane del Santo Rosario e volontariato, qui rappresentato dalla Polisportiva Aurora”.
“Il nostro invito è a partecipare, in occasione della festa dell’8 Settembre, insieme alla città ai festeggiamenti della ricorrenza civile e religiosa più significativa della nostra tradizione. Potrà essere questa l’occasione per rinsaldare gli alti valori umanitari sui quali è stato fondato il patto d’amicizia fra le nostre due città e per individuare ulteriori modalità per sensibilizzare le nostre comunità cittadine, a partire delle scuole, nei confronti della malattia e del disagio psichico”.
“Possiamo ancora fare molti passi avanti, facciamoli insieme, l’aspettiamo presto a Prato”.