Si chiama “Passaparola” ed è nata come tesi di due studentesse dello IED, l’Istituto Europeo di Design. La guida al Macrolotto Zero, la Chinatown pratese, verrà pubblicata dal Comune di Prato e presentata in un evento pubblico venerdì 17 novembre alle 17 negli spazi di Chi-Na, in via Pistoiese 138.
“La guida bilingue è nata dalla tesi di Valentina Todaro e Xinyan Lin ed è un libretto agile e di facile consultazione che mappa le attività commerciali del Macrolotto Zero – spiega la presentazione – ma parla anche di feste popolari (come il Capodanno nelle due culture), riti vecchi e nuovi, mettendo a confronto credenze e usanze tipiche di entrambe le culture”. Al termine della presentazione di “Passaparola” i presenti potranno partecipare ad una degustazione di tè cinese a cura di La Via del Tè, che saranno accompagnati dai tradizionali biscotti pratesi firmati dal Biscottificio Mattei di Prato.
La presentazione di “Passaparola” sarà anche l’occasione per presentare il nuovo corso di studi in Textile Design in partenza dal prossimo gennaio 2018 all’Istituto Europeo di Design (IED) realizzato in collaborazione con il museo del Tessuto.
“Il corso – spiega la nota – risponde alla domanda delle aziende tessili e di moda, alla costante ricerca di professionalità che si occupino non solo di design del tessuto ma anche di ricerca sui trend in atto. Uno dei moduli formativi attingerà allo sconfinato archivio del Museo del Tessuto di Prato nell’ottica di rileggere e reinterpretare l’eredità delle aziende in chiave contemporanea. Diverse anche le aziende pratesi coinvolte nel percorso formativo, tra cui Landini Tessuti e Marini Industrie – si legge ancora – in grado di fornire un importante contributo sia in termini di know how che di materia prima su cui gli studenti potranno mettersi alla prova”.
“Il corso in Textile Design – spiegano dallo IED – ha l’obiettivo di formare figure professionali capaci di fondere le esperienze storicizzate dell’artigianalità del tessile con le nuove tecnologie della filiera. Per lavorare al fianco dei Pucci e Versace del futuro”.