Facciamo un respirone e prepariamoci al mese statisticamente (statistiche a braccio per nulla scientifiche eh ndr) più noioso dell’anno a Prato.
Novembre è infatti un mese che non esiste. Ancora troppo vicino al fitto calendario di Settembre e alla sua coda chiamata ottobre e troppo vicino anche a Natale e alla programmazione piena di mercatini del mese di dicembre di solito non riesce a offrire un programma di appuntamenti che faccia saltare sulla sedia. Quindi in attesa di essere stupiti – ci piacerebbe assai – concentriamoci su quello che offre questa settimana la città di Prato.
Si comincia con Halloween e il ponte di Ognissanti, il che per molti significa far tardi, andare alle feste in maschera e poi dormire come se non ci fosse un domani. Oppure vivere semplicemente qualche giorno sul divano, di fronte alla tv. Comunque vada, il programma di appuntamenti pensati per Halloween è vastissimo e soprattutto trasversale: qui trovate il dettaglio degli appuntamenti.
Ci sono alcuni concerti invece che ci sentiamo di segnalarvi. Il primo è il primo novembre all’ex chiesa di San Giovanni: un concerto dedicato ai poemi di Thomas Eliot firmato da Clementi dei Massimo Volume e Nuccini dei Giardini di Mirò. Se cercate qualcosa di “alto”, questo è probabilmente il concerto che non dovete perdere questa settimana. Per passare una serata ad alto volume e una certa dose d’incoscienza non mancate i Freez al Camelot venerdì sera. Oppure i Sex Pizzul al Riff, che suonano la stessa sera purtroppo.
Comunque, se c’è un appuntamento più importante degli altri, soprattutto dal punto di vista simbolico, questa settimana è sicuramente la riapertura ufficiale del “Borsi”, diventato nel frattempo un teatro. Venerdì sera, e anche sabato, Valentina Banci sarà protagonista di “MedeAssolo s-concert”, metà monologo metà concerto.
Purtroppo “Streeat” è stato annullato causa maltempo.
Poi arriva il cibo e la prima volta di “Streeat”, un “food truck festival” che sbarcherà per tre giorni in piazza Duomo. Per quanto ne sappiamo, negli anni passati “Streeat” è arrivato anche a Firenze, l’offerta di cibo e di prelibatezze di strada dovrebbe essere diversa da quella cui siamo abituati a Prato. Bisognerà provare però, per esserne sicuri.
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