“La Bohème”, opera in quattro quadri di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, sarà il soggetto dell’ultimo incontro dell’associazione Oltre giovedì 26 ottobre alle 21, moderato da Roberto Nicolosi, in via Abati 3. L’incontro è aperto a tutti, a ingresso libero.
“La Bohème” è ispirata dal libro di Henri Murger, Scene della vita di Bohème, ed è ambienta nella Parigi del 1830: la vita comune di quattro amici bohémien viene scossa dall’amore che sboccia fra uno di loro, il poeta Rodolfo, e la vicina di casa, Mimì, una ricamatrice di fiori e rammendina. Dopo che i suoi tre amici sono usciti per andare al caffè Momus, Mimì bussa alla porta e chiede aiuto per poter riaccendere il lume in casa sua ma, una volta riacceso, accusa i primi sintomi della tubercolosi. Rimasti entrambi al buio dopo che il lume si è spento di nuovo i due ragazzi cercano a tentoni la chiave e Rodolfo coglie l’occasione per corteggiare Mimì, che cede alle sue avances e si reca da Momus con lui.
La convivenza così cambia, e Rodolfo e Mimì dividono la casa con Marcello e la sua vecchia fiamma Musetta, ma le cose non vanno bene: Musetta e Marcello non fanno che litigare, mentre Rodolfo cerca ogni pretesto per allontanare Mimì dalla loro abitazione, troppo fredda e nociva per la sua salute precaria. Troppo tardi però: la salute di Mimì precipita, e lei muore circondata dagli amici.
Alcune delle arie de La Bohème sono ormai entrate nella storia della musica, come Vecchia zimarra senti, o Si mi chiamano Mimì. il successo de La Bohème fu quasi istantaneo, e la prima fu diretta da un ventinovenne Arturo Toscanini.
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