Inizia con un classico shakespeariano la stagione 2017/2018 del Teatro Metastasio di Prato.
“Richard II” di William Shakespeare è infatti la nuova produzione del Met che porta la prestigiosa firma di Peter Stein, curatore della riduzione e della regia. L’opera approda sul palco pratese sabato 21 ottobre, in replica fino al 29 ottobre. Dopodiché lo spettacolo sarà in tournée fino a gennaio 2018 toccando Macerata, Pesaro, Trieste, Lugano (CH), Pistoia, Bari, Barletta, Cesena, Napoli, Roma, Padova e Pordenone.
Lo stesso giorno del debutto di “Richard II”, sabato 21 ottobre, Peter Stein verrà insignito del “Gigliato d’oro” in palazzo comunale.
Richard II
Riccardo II è una delle opere shakespeariane meno rappresentate in Italia, forse la più complessa e che meno concede alla leggerezza. Una tragedia che parla di potere,del suo raggiungimento, della sua conservazione e dei suoi eccessi.
Il regista tedesco, uno dei principali artefici del teatro contemporaneo della seconda metà del Novecento, sceglie di affidare il ruolo del controverso sovrano inglese a una donna, l’attrice Maddalena Crippa. In questo modo si amplifica anche l’ambiguità del personaggio, che – si legge nella presentazione – “È infatti un politico cinico e arrogante che durante il suo regno si è preso ogni libertà, anche sessuale, suscitando la rivolta di tutte le forze sociali”. Il dramma pone allo spettatore quetioni quanto mai attuali, che hanno a che fare con la legittimità del potere destituito e del potere stesso. E difatti, si chiede Stein nelle sue note regia: ”Il nuovo re non è un usurpatore? questa azione non significa il sovvertimento di ogni ordine tradizionale? o non è, forse, il regno stesso a non avere basi legittime? la radice stessa del potere non è sempre un incomprensibile arbitrio?”
In scena, curata da Ferdinand Woegerbauer, un nutrito gruppo di attori: Maddalena Crippa, Alessandro Averone, Gianluigi Fogacci, Paolo Graziosi, Andrea Nicolini, Graziano Piazza, Almerica Schiavo, Giovanni Visentin, Marco De Gaudio, Vincenzo Giordano, Luca Iervolino, Giovanni Longhin, Michele Maccaroni, Domenico Macrì, Laurence Mazzoni.
La traduzione del testo è a cura di Alessandro Serpieri, mentre i costumi sono di Anna Maria Heinreich.
La produzione, che ha debuttato al Festival Shakespeariano di Verona lo scorso luglio, ha il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato.
Biglietti da 7 a 25 euro. Informazioni: 0574 6084.