Come annunciato nel marzo scorso, Prato sarà una delle poche città italiane a sperimentare le meraviglie del 5G, la tecnologia di telecomunicazioni wireless (mobili) di quinta generazione capace di far impallidire l’attuale 4G.
Stamattina, 16 ottobre, è stato presentato alla stampa il progetto vincitore, firmato da Wind Tre e da OpEn Fiber, del bando per l’assegnazione delle frequenze promosso dal Ministero per lo Sviluppo economico, che di fatto apre la strada alla sperimentazione annunciata a Prato e nella città dell’Aquila.
“Con l’illustrazione dei progetti sarà evidente quali saranno le applicazioni concrete della sperimentazione 5g a Prato – ha detto l’assessore all’agenda digitale Benedetta Squittieri – Gli ambiti di applicazione saranno salute e sanità, applicazioni industriali, sicurezza informatica, mobilità intelligente, smart Grid, videosorveglianza, realtà aumentata e beni culturali. Di fatto – ha concluso – avremo le prime applicazioni concrete dell’internet delle cose. Siamo molto soddisfatti del percorso fatto”.
Il tempi previsti per la sperimentazione sono spalmati su quattro anni, 2017 – 2021.
La tabella di marcia prevista
Il ruolo di OpEn Fiber e Wind Tre
“Open Fiber e Wind Tre – si legge nella nota – propongono un modello di “Città 5G” che favorirà la creazione di un ampio ecosistema aperto a Università, centri di ricerca, industria, PMI, pubbliche amministrazioni e cittadini; di tecnologie e servizi innovativi che abiliteranno lo sviluppo di nuovi modelli di business anche grazie alla cooperazione di operatori di servizi fissi e mobili. La piattaforma tecnologica “città 5G” sarà così aperta al coinvolgimento di ulteriori realtà locali per la sperimentazione di differenti e ulteriori modelli di servizi. La “Città 5G” rappresenterà un volano per la crescita e lo sviluppo del Paese e per il miglioramento dei servizi rivolti ai cittadini”.
Il 5G a Prato
Le possibili applicazioni del 5G sono molteplici. A Prato le scelte sono ricadute come annunciato all’inizio sul monitoraggio veicoli elettrici, assistenza medica da remoto, realtà virtuale e aumentata applicata ai beni culturali (insieme all’Aquila), videosorveglianza, IoT, Grid 4.0, applicazioni nel manifatturiero. L’Aquila invece sarà destinataria di sperimentazioni su viabilità evoluta, smart security, dispositivi per il supporto medico, agricoltura 2.0, monitoraggio strutturale di edifici e infrastrutture.
Hanno detto
“Si pongono le basi per far crescere sulla strada dell’innovazione le nostre imprese, dalle start up ai comparti tradizionali – ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni – È fondamentale promuovere questo tipo di investimenti sul nostro territorio, tenendo conto di tutti i benefici che rimarranno sul medio e lungo termine in termini di produttività, occupazione, efficienza dei servizi”.
“Questa del 5G è la sperimentazione più importante che viene attuata in Europa e l’Italia è la prima a farla – ha ricordato il sottosegretario al Ministero dello Sviluppo economico Antonello Giacomelli – Abbiamo un piccolo vantaggio sugli altri Paesi europei che deve essere mantenuto e consolidato. […] Quello che chiediamo a Prato, città ricca di talento nel fare e capace di mettere sempre al centro la creatività e anche l’incoscienza della persona, è di sentirsi pioniera e rappresentante delle altre comunità in questa sperimentazione – ha concluso – e di scommettere sul talento di questo territorio”.