“La sovversione dell’oggetto” è il nome della mostra collettiva in esposizione negli spazi Lato e Moo, basata sul rapporto fra opera d’arte e oggetto, a cura di Matteo Innocenti.
Il tema viene sviscerato tramite il contributo di 12 artisti, e sarà illustrato in due giorni diversi: Devid Ciampalini, Moallaseconda e Baldassarre Ruspoli saranno in esposizione allo spazio Moo (via San Giorgio) da sabato 14 ottobre alle 19, mentre Albien Alushaj, Andisheh Bagherzadeh, Francesca Catastini, Golnar Dashti, Arber Elezi, Maria M. G. Deval, Dania Menafra, Matias Reyes e Studio Lievito saranno in esposizione da venerdì 20 ottobre alle 19, allo spazio Lato di piazza San Marco.
“L’opera d’arte non è un oggetto qualsiasi ma è un oggetto esemplare: per realizzazione, significato, bellezza – si legge nella nota – Allora in che rapporto stanno le opere d’arte con quanto consideriamo comune? Un’attitudine artistica nel rap-porto con l’ordinario, il necessario e l’utile può aiutarci? Non ricevere l’oggetto esattamente com’è ma intervenirci sopra, sul suo materiale, sulla sua forma, sulla sua logica, sulla sua storia, deviarne qualcosa ai propri fini: una sovversione, ciò a cui si riferisce la parola del titolo. La quale assume un duplice significato; la sovversione è quella attuata dall’artista e quella acquisita dall’oggetto modificato che a sua volta, per riflesso, opera un cambiamento in quanto lo circonda.”
Per informazioni contattare: MOO, via San Giorgio 9A, Prato; telefono: 0574071696. LATO, Piazza San Marco 13, Prato; [email protected]. Le mostre sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 a ingresso libero e fanno parte del Festival PuntoCon.