Un evento speciale dell’Estate fiorentina per celebrare lo spirito di uno dei luoghi più densi di storia a Firenze, il Complesso di Santa croce. Genius Loci è l’iniziativa che animerà dal tramonto del 6 all’alba del 7 ottobre gli spazi del complesso monumentale con le performance di 15 artisti ospiti. L’iniziativa é organizzata dall’associazione Controradio Club e Controradio con il contributo del Comune di Firenze, di Opera di Santa Croce e Città Metropolitana. L’ingresso alla manifestazione è gratuito con prenotazione obbligatoria.
In tre grandi set, il Cenacolo, la Cappella Pazzi e il Chiostro del Brunelleschi, denominati con altrettanti momenti della giornata (Tramonto, ore 18.30; Notte, ore 21.30; Alba, ore 6.00) si svolgeranno in contemporanea vari spettacoli, tra produzioni per il festival e prime toscane.
Da Elio Germano che con il musicista Teho Teardo offrirà una particolare interpretazione di “Viaggio al termine della notte” di L. F. Celine, al geniale Alessandro Bergonzoni che si produrrà in un monologo sul tema della bellezza. E poi Baba Sissoko, John di Leo, Enrico Rava, Antonello Salis e molti altri.
Tanta musica ma anche parole, come le “Letture itineranti in costume”: dalle favole di Andersen ai racconti di Stendhal, un percorso attraverso i luoghi di Santa Croce insieme ai grandi scrittori che nei secoli hanno visitato la basilica, gustandone lo splendore e scoprendone il lato spirituale.
L’espressione latina Genius loci indica “il “carattere” di un luogo, legato a doppio filo alle peculiari caratteristiche che in esso si affermano, includendovi opere materiali o immateriali, enti e persone che rendono unico e immediatamente riconoscibile tal luogo agli occhi del mondo.”
E Santa Croce è uno spazio tanto straordinario quanto, talvolta, sconosciuto ai fiorentini che poco sanno della sua bellezza e complessità. Un luogo della mente oltre che fisico, dove si possono ritracciare secoli di storia che si sono li depositati nel tempo.
“E’ una scommessa che facciamo per restituire il complesso di Santa croce alla città – spiega Giuseppe de Micheli, direttore dell’Opera di Santa Croce – il percorso che si apre il 6 ottobre non si conclude all’alba del 7, ma comincia da lì per riportare i fiorentini nei luoghi che sono stati creati per loro”
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