Francesco Datini “è il simbolo della città e della sua capacità di guardare al futuro con intraprendenza”, spiega la nota che annuncia la celebrazione del 607° anniversario della morte del commerciante pratese.
Domani 17 agosto infatti, Comune e Casa Pia dei Ceppi celebreranno come di consueto l’anniversario di quello che un fu “un commerciante di livello internazionale, il primo nella storia a istituire un sistema di aziende, una sorta di holding a cavallo tra 1300 e 1400, aprendo manifatture a Pisa, Prato, Genova, Barcellona, Valenza, Maiorca e Avignone”. E che “nel 1398 fondò la Compagnia del banco, forse il primo esempio di un’azienda bancaria autonoma – si legge ancora – La morte è avvenuta il 16 agosto 1410, ma tradizionalmente la Messa di suffragio viene celebrata il giorno 17 perché in questa data si svolse il funerale di Datini”.
Alle 9,30 in piazza del Comune sarà deposta una corona d’alloro al monumento a lui dedicato, scolpito da Antonio Garella, che ritrae il mercante mentre porge il proprio testamento ai poveri, ai quali lasciò tutti i suoi beni per un valore di oltre 100mila fiorini d’oro, una fortuna per l’epoca: alla deposizione parteciperà l’assessore alla Cultura Simone Mangani con il Gonfalone del Comune.
Alle 10 sarà celebrata una Messa di suffragio, organizzata come ogni anno dalla Casa Pia dei Ceppi nella chiesa di San Francesco, dove si trovano le spoglie mortali dell’illustre concittadino, custodite dalla lastra tombale realizzata dallo scultore fiorentino Niccolò di Pietro Lamberti.