Nata fanzine di letteratura a Prato un anno e mezzo fa, e ben presto diventata un punto fermo per tutti gli appassionati di letteratura in città, “A Few Words” adesso si rinnova e lancia un nuovo corso, sia nella forma che nel contenuto (7 luglio, ore 21, giardino Buonamici). Un buon motivo per parlarne con il direttore editoriale Filippo Romei.
Andiamo subito al sodo. C’è davvero bisogno di una rivista letteraria a Prato nel 2017 ?
“Sì, lo riteniamo un progetto fondamentale per una grande città come Prato. Una scheggia di cultura indipendente, dal basso e inclusiva, che si ispira alla lunga tradizione toscana delle riviste letterarie e che utilizzando un formato quasi desueto (la carta ndr) va in controtendenza all’intrattenimento e alla cultura in pillole di moda in questo periodo storico. Qui si legge, e si leggono cose lunghe, quindi ci vuole tempo”.
Perché inclusiva?
“Perché al contrario di quello che succede altrove, chiunque può inviarci i propri racconti, che poi verranno letti ed eventualmente pubblicati. È uno dei principi fondanti di A Few Words, essere la vetrina di tutti gli appassionati di letteratura che hanno il coraggio di mettersi in gioco e farsi leggere”.
Veniamo al nuovo corso. Cosa c’è di differente nella nuova versione di A Few Words?
“Tutto o quasi. Intanto è cambiato il formato, è arrivato il colore e soprattutto la rivista avrà un carattere tematico. Il tema del primo numero si chiama “Fiesta”, come il romanzo di Hemingway, e ogni altro numero avrà come titolo un capolavoro della letteratura cui si ispireranno tutti i suoi contenuti”.
Quindi racconti a tema.
“No, non sarà una rivista interamente dedicata ai racconti. In questo senso c’è stata un’evoluzione naturale. Per trenta mesi abbiamo pubblicato decine di racconti di almeno quaranta autori differenti, adesso invece abbiamo chiesto ad alcune “penne” di tenere una sorta di rubrica, sempre letteraria, ispirata al tema che di volta in volta si presenterà. Il tema è un omaggio alla letteratura e anche un modo per sottoporre gli autori ad una prova creativa. Sono mini storie, alcune delle quale anche molto personali, plasmate intorno al tema di ciascun numero. Poi c’è la fotografia, che se è sempre stata presente in “A Few Words” ma che adesso acquista un ruolo ancora più importante con una sua sezione dedicata al centro della rivista e soprattutto il colore. Una sorta di rivista nella rivista. Siamo molto soddisfatti del risultato”.
“A Few Words” è un bimestrale di letteratura. Costa 5 euro ed è possibile sottoscrivere un abbonamento e ricevere la rivista a casa. Tutte le informazioni sul sito.
Direttore Responsabile Francesca Tassi
Direttore Editoriale Filippo Romei
Editor: Mara Abbafati, Nicola Della Pergola, Elettra Gallorini
Redattori: Federico Bonato, Valentina Nastasi
Responsabile progetti fotografici Mirko Lisella
Ufficio Stampa Giuditta Mattei