Forse nei giorni scorsi vi è capitato tra le mani l’invito per un locale segreto in centro a Prato e non ve ne siete accorti. Si tratta di un piccolo cartoncino marrone che aveva su un lato un grosso punto interrogativo e sull’altro la scritta “Vinci il Big Easy” con una parte da grattare. Se ne trovano diversi a giro ancora, quindi fateci caso: sui cruscotti delle macchine, nei bar, per la strada. Grattando la parte coperta, se siete baciati dalla fortuna, troverete un numero di telefono: una voce vi indicherà l’indirizzo di una sorta di speakeasy pratese, di cui sarete ospiti per una sera.
Questa originale trovata è nata dai bartender Matteo Fusai e Marco Serri che domenica prossima, domenica 18 giugno, inaugureranno in piazza Mercatale 177 il “Big Easy”, un nome che suggerirà già qualcosa ai jazzisti: si tratta, infatti, del soprannome che veniva dato a New Orleans negli anni del proibizionismo, grande città che offriva con facilità lavoro a musicisti e da bere.
Dopo aver lavorato dietro ai banconi di tanti cocktail bar in giro per il mondo e in alcuni trai più rinomati hotel di Firenze, Fusai e Serri, hanno deciso di aprire un piccolo nascondiglio per gli appassionati del buon bere. Arredo, realizzato su misura da artigiani locali, che richiama le atmosfere degli anni ’20, curato nei minimi dettagli: pochi posti a sedere per i clienti che godranno di tutta l’attenzione di cui ha bisogno chi vuole avvicinarsi alla carta da cocktail che il locale proporrà. “L’atmosfera e l’idea che volevamo ricreare era proprio quella di una sorta di speakeasy, dove ci si rifugiava per bere cose buone”.
“Una proposta che è frutto della nostra esperienza e della ricerca che abbiamo fatto in questi anni: personalizzata, originale e che vuol essere accessibile a tutti”. I ragazzi del Big Easy fanno le cose per bene: producono tante cose “homemade”, come liquori, sciroppi o distillati aromatizzati, per proporre cocktail veramente esclusivi. “Per chi non amasse i cocktail proporremo una piccola scelta di vini che varierà e alcune birre artigianali: anche in questo caso offriremo etichette selezionate e poco distribuite su Prato”. Non mancheranno anche liquori realizzati da aziende del territorio, come quelli prodotti “Alla Gusteria” di Tavola “perché non dimentichiamoci che il primo vermouth è stato creato nella nostra città”.
Per quanto riguarda il cibo, saranno diverse le proposte che troverete al Big Easy curate da una giovane chef: dalle tagliate di frutta, a piccole tartarre di carne, crostoni d’invenzione propria, a degustazioni di formaggi e salumi.
Nel periodo invernale Big Easy si trasformerà anche in un minuscolo jazz club, proponendo una serie di appuntamenti con la musica dal vivo. “Secondo noi Prato può arrivare a far concorrenza anche ai più noti cocktail bar della piana. Ci piacerebbe, come succede anche nelle grandi capitali d’Europa, instaurare collaborazioni con altri bartender della città: creare cocktail, serate speciali, appuntamenti di qualità per gli avventori”.
E per chi trovasse il cartoncino vincente dopo l’inaugurazione di Big Easy? “Sarà nostro ospite per una sera e gli verrà offerto un drink della nostra carta”. Tenete gli occhi aperti e cercate, allora.