BigBang Orestea – Segnali di giustizia da Eschilo a Pasolini è lo spettacolo che la Sala Banti di Montemurlo ospiterà sabato 27 maggio alle 21,30.
I richiedenti asilo ospitati nelle strutture Cas della Coop 22 di Montemurlo e Prato, con la regia di Stefano Luci, portano in scena uno spettacolo che parla di bisogno di pace e comprensione fra culture: lo spettacolo della compagnia Ciurma Storta vede in scena da protagonisti ragazzi che arrivano da Nigeria, Mali, Ghana, Gambia, Costa d’Avorio, Senegal. Tante lingue ma la comune esperienza di aver attraversato prima la Libia e poi il mare per arrivare in Italia.
Il teatro ha unito le loro storie dando loro un senso comune, e li ha impegnati per mesi in lezioni di italiano, dizione e recitazione. Anche scenografie e costumi sono opera degli attori, realizzati in collaborazione con il laboratorio di sartoria e pittura scenica delle Focolarine di Prato.
Orestea, l’unica trilogia del teatro greco che ci è arrivata completa, rappresenta la nascita della Giustizia, del tribunale nel senso moderno: è la fine della legge tribale di ripagare un torto con la vendetta personale, ed Eschilo rappresenta questa morte e rinascita trasformando le Erinni, personificazioni greche della vendetta in tutte le sue sfumature, nelle Eumenidi: pace e giustizia.
“La nostra Orestea riprende anche il lavoro, rimasto incompiuto, di Pasolini “Appunti per un’ Orestiade africana” – spiega Luci – e ne trae il messaggio utopico di rifondazione di una nuova democrazia».
Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Montemurlo che ha inserito l’evento nella propria rassegna “Ho attraversato il mare”, storie di migranti, confini e frontiere.
Ingresso libero.
Immagine tratta da Facebook.