Torna la seconda edizione del premio giornalistico letterario dedicato alla cultura migrante in Italia “Prato CittAperta”. Domani, sabato 18 marzo, alle ore 16,30 in Lazzerini la cerimonia di premiazione dei vincitori delle varie categorie, con tante novità e importanti collaborazioni che vogliono far diventare questa iniziativa una realtà indipendente importante sul territorio nazionale.
“Prato CittAperta” è organizzato dall’associazione 6 Settembre di Figline, con il patrocinio del Comune di Prato, in collaborazione con CGIL, Anpi Prato, il sindacato italiano librai di Confesercenti, la libreria Mondi Paralleli e Arci.
La vincitrice di questa seconda edizione si chiama Manuela Plana, poetessa d’origine rumena, da vent’anni in Italia e da poco cittadina italiana, da qualche anno lavora a Londra. “La seconda edizione – racconta il curatore del premio Andrea Genovali – vedrà tante novità: l’introduzione di una sezione dedicata al fumetto, che quest’anno non avrà un vero e proprio premio, ma un riconoscimento che andrà a Marco Rizzo, una bella personalità del fumetto italiano, per un suo lavoro del 2016 dedicato ai migranti. Il premio Giornalismo sarà assegnato alla memoria di Maurizio Musolino, giornalista tra gli ideatori e giurati del premio scomparso qualche mese fa, il Premio Solidarietà a Riccardo Noury, presidente di Amnesty International Italia, il premio Diritti a Mohammed E.A. Eleyan, del Dipartimento Affari profughi Olp, il premio Solidarietà internazionale “Maurizio Musolino” al Comitato per non dimenticare Sabra e Chatila”.
Durante il premio ci saranno delle incursioni teatrali e musicali della compagnia AltroTeatro e dell’attore Giovanni Pini che leggerà alcuni brani fra cui quello del testo vincitore. Presenterà la serata Paolo Annale.
Una nuova lingua e gli “imbarazzismi”
“Riteniamo – racconta Genovali – che questo premio sia importante per vari motivi. Il primo è per l’importanza dell’italiano per i migranti che abitano i nostri territori: l’italiano è percepito come una lingua franca, internazionale. Negli ultimi anni c’è stato un fiorire di scrittori immigrati, che hanno creato nuovi interessanti neologismi, come lo scrittore del Togo che l’anno scorso ha coniato il concetto di ‘imbarazzismo’, un mix tra imbarazzo e razzismo”.
Prato ancora una volta terra di sperimentazione sulle diversità attraverso elaborazioni artistiche: “Una città come Prato è un laboratorio importante per l’immigrazione, è un punto di vista importante per l’Italia. Questo premio aggiunge un piccolo tassello per cercare di rendere possibile un’ulteriore interscambio culturale. ll nostro obiettivo è quello di fare diventare Prato CittAperta un premio nazionale, magari in collaborazione e facendo rete con altri premi indipendenti che ci sono in Italia, come il Premio Chiarini di Modena che sarà presente in rappresentanza durante la premiazione”.