Venerdì 17 marzo alle 18.30 inaugura presso lo studio associato BBS-pro di Prato (via del Carmine, 11) la collettiva Identità17 #digitalartprato a cura di Filippo Bigagli con lavori di Asimodt, Valerio Pellegrini e Guido Segni. Identità è una tematica contemporanea, spesso collegata al mondo di internet e soprattutto al socialweb dove sono facilmente reperibili immagini, dati personali e dettagli relativi alla vita privata degli utenti. La mostra sarà visitabile fino a fine maggio.
Queste informazioni sono alla portata di tutti e sempre più frequentemente vengono violate per interessi individuali o per fini economici. Hacker che si impossessano dei dati di sconosciuti o di potenti personalità riuscendo ad agire indisturbati fino a tentare di influenzare importanti circostanze politiche, sono notizie di cui tutti noi siamo a conoscenza. Identità17 ci guida alla riflessione su questa tematica attraverso un linguaggio espressivo originale: i tre artisti coinvolti hanno uno stretto rapporto con le tecnologie informatiche e le utilizzano secondo modalità diverse. Le opere nascono su supporti virtuali, vengono processate con software, realizzate come stampe digitali e rese fruibili in forma quadro per sottolineare la netta appartenenza al settore artistico contemporaneo.
Gli artisti
Asimodt (alias Leonardo Pecchioli – Fiesole, 1990) vive e lavora a Firenze.
Ha studiato presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze dove ha conseguito la laurea nel 2015 con una tesi sulle esperienze tecniche nell’arte elettronica. Attivo nella video arte e nella fotografia, ha affinato un metodo di sviluppo digitale delle immagini attraverso l’utilizzo di dispositivi elettronici e informatici. Per Identità17 presenterà cinque opere tratte dalla serie Riavvolgimenti e avanzamenti veloci simultanei e il trittico Oloturia realizzate processando elaborazioni digitali con l’impiego di applicazioni per smartphone.
Asimodt ha partecipato a numerose collettive negli ultimi anni, tra cui: Statements a cura da Ivan Quaroni presso la Galleria Circoloquadro a Milano nel 2016; Start Point 2015, Effimero Picnic a cura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze e Faces, Biennale Giovani a cura di Enegan e Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2015; Mondi Paralleli a cura di California State University nel 2013 e Souk a cura di Ex3 e Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2011
Valerio Pellegrini (Milano, 1987) vive e lavora a Milano.
Ha studiato Design della Comunicazione presso il Politecnico di Milano. È un information designer e si occupa principalmente di visualizzazioni di dati e infografiche, della traduzione di grandi quantità di dati e cifre in originali grafici e diagrammi. I suoi lavori nascono da una approfondita analisi dell’argomento trattato e vengono sviluppati al computer attraverso l’utilizzo di software specifici. Per Identità17 presenterà l’installazione Zero una serie di grafici artistici collegati dal concetto di bombardamento mediatico delle informazioni.
Valerio Pellegrini ha esposto nel 2015 presso il Kunsthalle di Zurigo per la collettiva They printed it! e nel 2014 ha partecipato alla Triennale di Milano per la collettiva AFRICA, Big Change Big Chance a cura di Benno Albrecht. Lavora e collabora attivamente con numerose riviste e magazines internazionali, ha vinto nel 2013 e 2016 il premio internazionale Kantar – Information Is Beautiful Awards – Celebrating Excellence in Data Visualization and Information Design e nel 2012 e 2015 il premio internazionale Malofiej Awards con le opere realizzate per Corriere della Sera – La Lettura. I suoi lavori sono stati pubblicati da Taschen, Gestalten, Rizzoli, Mariner Books, Oxford University Press e altri.
Guido Segni (Firenze, 1979) vive e lavora in Italia, all’estero e in internet. Ha studiato Arti Multimediali presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Attivo principalmente nel settore della Net Art, la sua ricerca è incentrata sull’esplorazione delle contraddizione del web: elabora siti e linguaggi espressivi originali che spesso attingono da questa enorme fonte di informazioni. Per Identità17 presenterà opere della serie Anonymous e il sito web desert.fail/ure in cui protagonisti sono l’appropriazione delle immagini disponibili in rete e la loro manipolazione.
Guido Segni è stato finalista al Premio Arte Laguna nel 2016. Ha esposto in numerosi musei e gallerie, tra cui: nel 2016 Monsters of the Machine a cura di Marc Garrett presso il LABoral Centro de Arte y Creàcion Industrial a Madrid; nel 2011 Identità virtuali a cura di Franziska Nori presso il CCC Strozzina a Firenze e Neoludica. Art is a game 2011-1966 a cura di Domenico Quaranta e Matteo Bittanti, mostra collaterale della 54esima Biennale di Venezia presso il Centro Culturale Candiani di Mestre. Nel 2010 ha partecipato alla collettiva NETinSPACE a cura di Elena Giulia Rossi presso il MAXXI di Roma.