La mostra inaugurale del Pecci, “La fine del mondo”, terminerà il prossimo 19 marzo con tre giorni di eventi ancora tutti da scoprire. Subito dopo però, e qui c’è la novità annunciata oggi 24 febbraio, partirà la nuova stagione espositiva del centro per l’arte contemporanea di Prato.
Lo spazio disegnato da Nio sarà diviso per l’occasione in tre parti, che ospiteranno tre diverse esposizioni.
“Ambiente, corpo, performatività sono i temi che saranno toccati nella prossima ondata di mostre, in cui lo spazio del Centro, ora unito in un unico flusso continuo, sarà invece diviso tra esposizioni diverse”, si legge infatti nella nota inviata ai giornali.
“La prima, a partire dall’8 aprile 2017 a cura di Stefano Pezzato, includerà opere di sessanta artisti selezionate dalla grande collezione del Centro – spiega la nota – “Dalla caverna alla luna” è il titolo dell’esposizione che si sviluppa come un percorso di esperienze dirette da fare dentro la raccolta, a partire da opere-ambiente fra le quali alcune ormai entrate nella storia dell’arte come la “Caverna dell’antimateria” di Pinot Gallizio e “la Luna” di Fabio Mauri”.
“A fine aprile – si legge ancora – sarà poi la volta della prima personale di Jérôme Bel, il coreografo francese protagonista della “non danza”.
“Infine arriverà una ricostruzione della Biennale di Venezia del 1972, o meglio della sua sezione Comportamento, curata da Renato Barilli, che portò alla ribalta le tematiche del processo in opposizione alla staticità dell’opera, con artisti quali Mario Merz, Luciano Fabro e Gino De Dominicis”.
Foto anteprima via fabiomauri.com