Nel Macrolotto Zero il porta a porta sta funzionando. Non ci gira troppo intorno l’assessore all’ambiente Filippo Alessi quando dice che fino a qualche tempo fa “nel Macrolotto Zero facevamo 4 svuotamenti al giorno per 50 piazzole di cassonetti e sarebbe un disastro se adesso tutti quei rifiuti fossero per strada. Invece ci sono delle forti resistenze, certo, ma il porta a porta viene fatto”.
Nella conferenza stampa convocata stamani, il Comune ha voluto rispondere con decisione alle polemiche e alle proteste seguite all’introduzione del porta a porta nell’ultimo quartiere della città. E dire non solo che il porta a porta viene fatto “nonostante tutte le criticità di cui siamo ben consci”, come ha spiegato Faggi, ma anche che è l’inizio dell’ultima fase di un percorso avviato nel 1998 da un’intera città quello di cui i giornali stanno parlando negli ultimi giorni.
“Prato deve essere orgogliosa di quello che sta facendo, prima città toscana di queste dimensioni a raggiungere l’obiettivo della differenziata e del riciclo – ha chiosato il vicesindaco – I cittadini con le loro segnalazioni e il loro senso civico possono aiutarci a risolvere le criticità, ma non perdiamo di vista gli obiettivi che stiamo raggiungendo come città”.
A cui si è aggiunto Alessi dicendo che “nessuno vuole minimizzare le criticità e i problemi ma anche in aree densamente popolate e potenzialmente problematiche come l’area del Soccorso nei primi 6 mesi di servizio le raccolte differenziate hanno superato il 72% rispetto al totale dei rifiuti raccolti. Risultati analoghi – ha aggiunto – in tutte le aree attivate nel 2016 per un totale di circa 41.000 abitanti (Mezzana, Zarini e San Paolo). In altre aree dove il porta a porta è attivo da più tempo come Galceti, Santa Lucia e La Pietà le raccolte si attestano intorno al 75% in maniera stabile”.
I problemi del porta a porta nel Macrolotto Zero
I problemi sulla raccolta nel Macrolotto Zero, hanno spiegato dal Comune, sono soprattutto tre.
Campane di vetro
Al momento intorno alle campane del vetro vengono depositati rifiuti di tutti i tipi. L’idea è quella di “spostarle il più possibilie in zone visibili e di passaggio, con controlli e attività di indagine anche con l’aiuto di fototrappole per individuare i trasgressori”, spiegano dal Comune.
Condomini problematici
Sono 50 condomini particolarmente refrattari al porta a porta. “Asm ha messo in campo un programma di interventi mirati in collaborazione con gli amministratori per un confronto diretto con gli abitanti – dicono in Comune – risolvendo pian piano le diverse situazioni”.
Scarti tessili
In questo caso il discorso è più complesso. Fino al 31 dicembre del 2016, gli scarti tessili potevano essere smaltiti nei cassonetti. Da gennaio 2017 è cambiato tutto, gli scarti nei cassonetti non si possono più buttare. È stata cioè introdotta “la deassimilazione, con una tariffa differenziata per chi ha scarti tessili industriali, secondo un sistema che aiuta soprattutto gli artigiani” ha spiegato l’assessore al Bilancio Monia Faltoni.
Il risultato, dicono in Comune, è che nei cassonetti del Macrolotto Zero a gennaio 2017 sono stati raccolte 800 tonnellate in meno rispetto a quelle raccolte a gennaio 2016. Ma nello stesso periodo sono stati abbandonati scarti tessili per 51 tonnellate. “Se anche i rifiuti tessili effettivamente abbandonati fossero molti di più delle 51 tonnellate recuperate, è evidente che mai si arriverebbe alle 800 tonnellate di scarti gettati prima nell’indifferenziata e quindi non recuperati – ha spiegato Alessi – Ci vorrà del tempo ma lavoriamo per ridurre sempre di più questo dato, con controlli costanti e attività di indagine per individuare i responsabili”.
Aree di raccolta
Sono tre aree di 2 mila metri quadrati ciascuna la cui realizzazione “andrà velocizzata come da programma”, ha spiegato Faggi. Sorgeranno una dietro il Parco Prato, una all’altezza del campo di atletica sulla tangenziale in zona Galceti e un’altra in viale Marconi, “recuperando la casa del camionista” dicono in Comune. Saranno aree sorvegliate 24 ore su 24 da personale (2 persone ndr) e da telecamere, dove si potranno portare rifiuti differenziati in qualunque giorno della settimana.
La tariffa puntuale
E’ l’obiettivo sulla distanza e risponde probabilmente al sogno di molti: più differenziata fai e meno tasse sui rifiuti (Tari ) paghi. Lo dice l’assessore Faltoni: “Lo scopo è quello di arrivare alla tariffa puntuale, sia per le aziende sia per le utenze domestiche, ma trovare il giusto equilibrio non è facile”. Cosa significa l’equilibrio lo spiega invece Alessi, spiegando che una cosa simile riguarda anche l’acqua. “Mettiamo a confronto una famiglia di madre e padre, entrambi disoccupati e con un figlio a carico e una professionista single che praticamente non sta mai in casa – spiega – chi pagherebbe di meno per i rifiuti e per l’acqua? Probabilmente la tariffa puntuale dovrà comprendere anche l’isee delle famiglie”.