Nuovo anno e nuovi concerti per Mesotonica, l’associazione che da due anni porta in via Muzzi nomi illustri della musica barocca. Tre le nuove rassegne in programma nei mesi di febbraio e di marzo. La prima si chiama “Echi contemporanei e incursioni barocche” e vuol essere “un viaggio sonoro che mostra i legami sottili e prodondi sottesi alla musica antica e a quella contemporanea”. La seconda è invece dedicata agli organi storici “nascosti fra le pieghe di Prato e dintorni”, recita la presentazione. La terza rassegna riguarda infine i rapporti della musica con la parola teatrale e poetica in un percorso dal titolo emblematico “Theatrum Instrumentorum”.
Il programma
Sabato 4 febbraio, ore 17,30
“Musica da ballo”
Primo incontro sulla danza in Italia tra cinque e seicento. Intervengono: Gloria Giordano (danza barocca), Giovanni Bellini (liuto, tiorba, chitarra barocca) e Paolo Fanciullacci (canto).
Domenica 5 febbraio, ore 17,30
“Fra Martino Campanaro e altri capricci” – Alessandra Artifoni, organo.
Temi popolari negli artifizi del Contrappunto a Casa Fanciullacci.
“Molte le arie popolari entrate nella cosiddetta musica colta – recita la presentazin – Caccia al tesoro tra le opere dei maestri delle tastiere nei secoli XVII e XVIII, per scoprirvi, celate, melodie che si cantavano in tutta Europa”. Prenotazione obbligatoria.
Domenica 19 febbraio, ore 17,30
“Un mantice a cavallo dei secoli” – Ivan Battiston – fisarmonica
“L’ecletticità della fisarmonica, strumento a tastiera che rappresenta la sintesi espressiva dei grandi strumenti polifonici, per un viaggio musicale che alterna adattamenti del repertorio antico a composizione nate per questo strumento”, si legge nella presentazione.
Domenica 5 marzo, ore 17,30
“Bach – Schonberg: Suites” – Marco Gaggini – clavicembalo e pianoforte
Domenica 12 marzo
“Dove il sì sona – La poesia italiana e la musica” Mya Fracassini – Mezzosoprano; Paolo Gonnelli – pianoforte.
“Un percorso musicale alla scoperta di come la poesia italiana abbia saputo ispirare i compositori, sia italiani che di altre nazionalità, nel corso dei secoli XIX e XX. Da Dante Alighieri a D’Annunzio, con uno sguardo anche alla poesia di matrice popolare”.