Hamburger di fagioli borlotti toscani, ribollita di cavolo nero fiorentino con pane di farina Gran Prato, bistecca di lenticchie e lupini grossetani.
Sono solo alcuni prodotti di “Toscano Vegano”, l’azienda con cui Fabrizio Chemeri sta cercando di cambiare le abitudini alimentari degli italiani e al tempo stesso esaltare i prodotti della tradizione culinaria toscana.
“Viviamo in un periodo storico in cui c’è una spinta forte a ridurre il consumo di carne e per un sacco di ragioni, non ultimi quello legato all’inquinamento che produrrebbe e per i problemi alla salute che comporterebbe – spiega Chemeri, che ha portato la sua idea anche a Expo – a questo, per spiegare la nostra azienda, aggiungiamo una considerazione storica: con i suoi piatti poveri a base di verdure e di polenta, quella toscana si può definire benissimo come una cucina salutista. Quindi la nostra idea è stata quella di ripensare le ricette toscane tradizionali in chiave vegetariana e vegana – conclude – e di farlo utilizzando solo prodotti certificati di aziende toscane”.
Insomma, chi di solito accosta a “vegano” il termine “soia”, in questo caso si dovrà ricredere. “Niente soia, siamo contro la soia, ci piacciono i prodotti freschi della nostra regione – spiega Chemeri – e soprattutto puntiamo a valori nutrizionali alti. Faccio un esempio perché altrimenti è difficile comprendere – aggiunge – tra i prodotti “Toscano Vegano” c’è anche l’hummus, ovvero un piatto non toscano ma un piatto vegano famoso in tutto il mondo. Ecco, il nostro hummus è riletto però in chiave toscana: abbiamo tolto il sesamo, aggiunto il nostro olio extra vergine di oliva e soprattutto l’aglio, per le sue caratteristiche nutrizionali. Quindi quello che facciamo in questo caso è proporre una nutrizione arricchita con metodi tradizionali”.
Nata a Prato nel 2015, “Toscano Vegano” ha finora messo sul mercato una quindicina di piatti pronti, “si conservano per 15 giorni, no sottovuoto”, precisa Chemeri, e adesso è pronto al grande salto. “Il prossimo 4 marzo i nostri biscotti sbarcheranno sugli scaffali di Unicoop – spiega infatti Chemeri – sono biscotti vegani, di tre tipi differenti, prodotti con farina Gran Prato. E per il futuro abbiamo in mente di spostare la produzione a Prato, dove è nata l’idea – aggiunge – oltre a aumentare la rete di agenti commerciali che ci supporta e a produrre in proprio il nostro pesto e il nostro pane antiglicemico”.
Pratosfera racconta nuovi imprenditori e start up innovative per promuovere l’iniziativa “Crescere Imprenditori“. Grazie al contributo della Camera di Commercio di Prato.
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Crescere Imprenditori è un’iniziativa nazionale per supportare e sostenere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità dedicata a NEET iscritti al programma Garanzia Giovani. L’iniziativa, promossa dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, mira a preparare dei giovani (NEET) aspiranti imprenditori nella realizzazione del loro progetto aziendale, orientandoli verso la misura di finanziamento specifico di Invitalia, accompagnandoli fino alla redazione del business plan. I giovani selezionati in base al piano d’impresa realizzato, potranno accedere allo strumento di supporto al credito agevolato “Fondo SELFIEmployment”, attuato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e gestito da Invitalia. Anche la Camera di Commercio di Prato ha aderito all’iniziativa: clicca qui per maggiori informazioni.