Verrà firmato stamani 18 gennaio, come scrivono alcuni giornali stamani, il protocollo d’intesa tra BpVi, Confindustria Toscana Nord, Cassa di Risparmio e Comune di Prato per riportare in città la collezione della Galleria degli Alberti.
Torneranno tutti i capolavori tranne quello di maggior pregio, ovvero la Crocifissione del Bellini, che rimarrà a Vicenza in attesa che “venga sciolto il nodo della territorialità, come vuole la Soprintendenza veneta”, si legge sulla Nazione.
Nel novembre scorso, il ricorso al Tar presentato dagli Amici dei Musei aprì uno spiraglio per il ritorno a Prato della collezione trasportata a Vicenza nel 2011 per volere della BpVi.
Idee abbastanza chiare anche sulla futura collocazione della collezione. Lo spiega il sindaco sempre alla Nazione: “Vogliamo che siano fruibili da tutti i cittadini e che non restino chiusi nella galleria degli Alberti – si legge – come nuova collocazione abbiamo pensato a Palazzo Pretorio”.
“La firma di questo accordo, più che un punto di arrivo, rappresenta un nuovo punto di partenza nella storia della Banca Popolare di Vicenza a Prato – ha dichiarato dopo la firma il Presidente della BPVi Gianni Mion -. Per noi Prato è un territorio molto importante e vogliamo ricostruire il rapporto di fiducia con le istituzioni, il mondo della cultura e, soprattutto, i cittadini”.
Soddisfazione anche da parte di Confindustria. “Siamo soddisfatti per il ritorno delle opere nella disponibilità di Prato, questo accordo segna una nuova partenza nel rapporto con l’Istituto – ha dichiarato il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi -. Un primo segnale positivo di attenzione verso il nostro territorio, le nostre imprese e i nostri cittadini”.
“Per la Fondazione questo è il punto di arrivo di un lungo impegno per riportare a Prato opere alle quali la città è particolarmente legata – ha infine sottolineato la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Fabia Romagnoli -. L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla disponibilità della nuova dirigenza della banca e al lavoro di squadra di tutti i soggetti coinvolti, compresa la Sovrintendenza di Firenze”.