Il cartellone di Prato Festival prosegue giovedì 22 dicembre, alle 21.30, al Teatro Magnolfi con “L’infanzia negata dei celestini”, racconto teatrale scritto e interpretato da Maila Ermini.
Lo spettacolo ripercorre la storia del tristemente famoso orfanotrofio di Prato, fondato nel 1934 da Padre Leonardo e chiuso nel 1966, il cui processo costituì il primo scandalo nazionale sulla triste condizione di molti orfanotrofi italiani. Oltre a ricostruire la vicenda con l’aiuto dei documenti storici, le testimonianze e le inchieste dell’epoca (e anche attraverso la memoria di coloro che si ricordano di questi bambini sfruttati e picchiati, girovaghi nella città con addosso un grembiule celeste), l’autrice riporta le dichiarazioni di alcuni celestini.
«L’allestimento di questo spettacolo – racconta Maila Ermini in un’intervista al Tirreno di qualche anno fa – è stato complesso e difficile. Non solo è stato estremamente difficile raccogliere i documenti sui Celestini perché la maggior parte di essi è svanita nel nulla, ma una volta che si è diffusa la notizia del debutto ho ricevuto anche minacce telefoniche e, perfino durante le rappresentazioni, fuori dal teatro c’è stato chi ha manifestato con vigore il suo dissenso verso questa drammatizzazione. In realtà, io non parteggio per nessuno. Nè per chi ritenne e ritiene l’intera vicenda dei maltrattamenti ai bambini una calunnia ai danni di padre Leonardo e degli altri frati che gestivano l’orfanotrofio, né per chi li condannò in sede processuale. Io ho inteso raccontare una storia emblematica di infanzia negata. Una storia che, in quanto pratese, mi appartiene appieno».