L’artista americano Ben Vida presenta Reducing the Tempo to Zero, un concerto di musica elettronica e voci sul tema della perdita della percezione temporale. L’evento è organizzato in collaborazione con la rassegna Hand Signed, domenica 6 novembre alle ore 18 (ingresso, 15 euro).
L’ingresso al museo domani, prima domenica del mese, è gratuito dalle 20 alle 23. Inizialmente doveva essere l’intera giornata, come vi avevamo anche comunicato nei giorni scorsi, ma durante questa settimana è stata comunicata la nuova formula.
Reducing The Tempo To Zero è una performance di ricerca sonora per voci ed elettronica che mette in stretta relazione il pubblico, lo spazio e il suono. Ispirato a lavori di compositori come Morton Feldman e La Monte Young, RtTtZ ha una durata di circa 2 ore e indaga rapporto fra ascoltatore, memoria e concentrazione. Durante la performance il pubblico è libero di ‘uscire ed entrare’, vivendo lo spazio sonoro generato dai suoni elettronici, mentre un coro di voci alterna lo sviluppo della composizione attraverso trasformazioni e incastri fonetici basati sulla ripetizione, lo sfasamento e l’improvvisazione, mettendo in discussione le abituali nozioni di durata e tempo.
Ben Vida, classe 1975, è un artista americano e compositore che vive e lavora a New York. I suoi lavori sono stati presentati al Guggenheim Museum (New York), The Museum of Contemporary Art (Chicago), The Institute of Contemporary Art (Londra), The Kitchen (New York), Leap Gallery (Berlino), 356 Mission Road (Los Angeles), the Sydney Opera House, Museo d’Arte Moderna di Bologna, Borderline Festival (Atene). Ad accompagnarlo durante la performance il pratese Coro Euphonios, diretto dal maestro Elia Orlando.