Giovedì 27 ottobre l’apocalisse o, meglio, il concetto di apocalisse sbarca al Centro Pecci in tutta la sua complessa stratificazione scientifica e popolare. “Dal mito di Atlantide raccontato da Platone fino ai più recenti film hollywoodiani – si legge nella presentazione – un’analisi delle dinamiche e dell’immaginario di uno dei miti fondanti della nostra cultura”.

Nell’incontro, ingresso gratuito con inizio previsto alle 18, si cercherà di analizzare l’articolarsi dell’idea di Apocalisse nel corso dei secoli. Saranno presenti il giornalista Daniele Pugliese autore di “Apocalisse, il giorno dopo, il prof. Marco Ciardi dell’università di Bologna e il prof. Andrea Mecacci dell’università di Firenze.

L’incontro fa parte del ciclo “Incontri alla fine del mondo”, organizzati a corollario della mostra inaugurale del Centro Pecci, e parte dall’assunto che “la  storia della fine del mondo  è lunga quanto la  storia dell’origine del mondo – si legge ancora nella nota – Entrambe sono consegnate al mito, fatte proprie dalla scienza e perfino rielaborate dalla cultura popolare”.

Daniele Pugliese, torinese, è un giornalista con trent’anni di carriera alle spalle, ha lavorato all’Unità e per dieci anni è stato direttore di Toscana Notizie, l’agenzia di informazione della Regione Toscana. E’ autore di autore di “Apocalisse, il giorno dopo“.  Marco Ciardi è professore di Storia della Scienza e delle Tecniche presso l’Università di Bologna ed è considerato uno dei maggiori studiosi dell’opera di Amedeo Avogadro, della storia della chimica in Italia e della storia del mito di Atlantide. E’ autore di “Atlantide. Una controversia scientifica da Colombo a Darwin” (Roma, Carocci, 2002). Andrea Mecacci è infine professore associato presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Firenze. Insegna Estetica-Semiotica presso il Corso di Laurea in Disegno Industriale ed Estetica per il Design presso il Corso di Laurea Magistrale in Design.