Venerdì 7 Ottobre – RANDOM….una festa a caso (Viper Theatre)
L’evoluzione del non essere, filosofica questione anche del fu Parmenide, diventa nel 2016 una manifestazione festereccia che domani sera fa tappa al Viper di Via Pistoiese. Non possiamo parlare bene o boicottare la festa, in quanto per sua definizione è qualcosa di casuale, generalista. Un’alchimia simile ad alcune piazze schierate per il prossimo REFENDUM del 4 Dicembre o agli stuoli di signorine davanti alle librerie (chiaramente a piccola gestione che fanno anche bistrot) in attesa del poeta Catalano.
Specchio dei nostri tempi, i tempi dell’andare a comandare e del bomberismo, che ci fanno rimpiangere non solo il Drive In ma anche il Bagaglino, il senso di “festa a caso” riprende lo spirito buono ferrettiano (del maestro Renè Ferretti). “Una festa alla cazzo de cane”, senza più i valori saldi del nostro passato anni ’90, dove se amavi una chitarra elettrica eri una zecca maledetta o se avevi la cassetta del Cellophane eri un truzzo. Forse dopo 3 Sambuche, rigorosamente Molinari, anche noi andremo con la stessa indole di Paola Taverna a comandare nella “Festa a caso”, ma non per scoprire di nascosto l’effetto che fa, ma per capire quali saranno le reali mosse dell’elettorato under 25 per il prossimo referendum dicembrino, quello dei “democratici e costituzionali” contro “la deriva autoritarista”. Alla quarta Sambuca siamo sicuri che arriverà al Viper anche Bizio Capoccetti in accappatoio. Ma speriamo.
Sabato 8 Ottobre – YOMBE live + Go Dugong + Biga djset (Glue Club)
Diciamocela al volo, senza mezze misure. Ok che stasera riapre il Glue, ma c’è mezza Hollywood a Firenze. E non certamente nella splendida cornice del Campo di Marte. Ma a noi che ci frega delle star al Nuovo teatro dell’Opera di Firenze? Niente. Che poi anche Ron Howard sembra un incrocio fra Aldo Biscardi e Samuel dei Subsonica. E Tom Hanks il cugino di Francesco Toldo.
Facciamo i giovani, andiamo al Glue. Una sorta di battesimo laico dei club fiorentini, dove, tempo permettendo, staremo tutta la sera fuori a far conversazioni commentando l’estate oramai andata e i gruppi che vorremmo vedere (ma anche no) in questo inverno: tutto questo sulle note di una band conosciuta da pochi, gli stessi pochi che recensiscono l’artista al volo durante le suddette chiacchiere improvvisate con veemenza. La stessa che ha trasformato Iosonouncane in Brian Eno.
Questo è club, e se ci va bene potremo ascoltare da fuori nel dj set un pezzo dei Garbage, prossimi fautori della programmazione autunnale fiorentina. Però il Glue ci piace, anche perché non è in centro, e ogni tanto va ricordato che all’esterno dei viali di circonvallazione esiste un mondo. Tutti al Glue, il posto dove anche Ionosonouncane diventa il migliore per una notte.
Domenica 9 Ottobre – HAIR (Teatro Puccini)
I musical sono splendidi. Grease è il numero uno a nostro avviso, anche se più che un musical è un’esperienza pop di valenza talmente elevata che il suo “megamix” ha rasentato lo strapotere di “Discosamba” nelle feste di laurea della provincia. Il Rocky Horror invece è per i radical della musica, che son rimasti sotto a Lou Reed e Bowie. “Due palle, dottore, due palle”, ma sta banda di pazzi travestiti piace alle donne che ascoltavano Brian Molko pensando che un giorno, prendendo il 23 delle 7.55 si paventasse davanti a loro un bel tenebroso androgino. C’è anche Jesus Christ Superstar, il musical da dopocresima: divertente, pieno di cose buone. West Side Story è splendido ma chiaramente per repubblicani o post repubblicani. Poi c’è Hair: cori, ambientazione perfetta, godibilissimo. Così ve lo offre stasera il Teatro Puccini, e così noi vi invitiamo ad andare a vederlo. Con un piccolo accorgimento: non guardate i manifesti. Potreste incrociare lo sguardo del fenomeno fiorentino numero uno dei nostri tempi, il cui nome è quello del Magnifico ed il cui cognome è quello del famoso cantautore romano un tempo detto “agonia”. Tirate dritti ed andate al Puccini, e non incrociate lo sguardo sghembo del fenomeno, la cui presenza in un film di Pieraccioni sarebbe stato perfettamente accompagnata da una sonora pacca sul cervelletto. Con tanto di applausi.
Lunedì 10 – Alessandra Amoroso (Mandela Forum)
Il nostro spirito nazionalpopolare talvolta si inceppa. C’è proprio una difficoltà di astrazione e di comprensione, la stessa dell’elettore del PDS che nel 1994 si trovò davanti a Berlusconi Presidente del Consiglio. Su Alessandra Amoroso, sulle sue copie vendute, sulle visualizzazioni dei suo video su YouTube, non ci abbiamo capito nulla. Anche se il Wikipedia della Amoroso parla della timbrica vocale definendola “sabbiata”, e il rimando alla parete dell’ingresso di tua zia è subito alla memoria, anche se sempre la stessa pagina parla di “certificazione platino, doppio platino e oro singolo”, e pensi subito alla macchina per stampe offset della tipografia davanti casa, la Amoroso è realmente ovunque. Senza essere una Emma, senza essere una Noemi, senza somigliare ad una big come la Nannini. Vince lei. Come hanno vinto nella vita Enrico Letta, che è stato Primo Ministro, Damon Hill, Campione del mondo di Formula Uno, o Franco Chioccioli, maglia rosa per un anno. E lasciamo stare Vincent Gallo, che a pensarci diventa necessario un limoncello, anche di mattina. Una bottiglia di limocello ci vorrebbe invece pensando nel caso a Di Maio premier. Ok, buon concerto, fateci sapere.