La Regione Toscana, insieme ad Anci, ha attivato un unico conto corrente dove far confluire le donazioni toscane per le popolazioni del Centro Italia nella notte del 24 agosto.
Il conto è il n. 8888.32 “Toscana per l’emergenza terremoto centro Italia”, attivato stamani presso la Banca Mps ag.17 in via Novoli a Firenze. Le coordinate bancarie sono Bban Q 01030 02818 000000888832, Iban IT 43 Q 01030 02818 000000888832, Bic PASCITM1F17
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“La collaborazione tra Anci Toscana e Regione non è episodica – ha detto Angelo Zubbani, sindaco di Carrara e rappresentante di Anci – ma forte e consolidata nel tempo, ed oggi è un modello collaudato dove ciascuno fa la sua parte. Ancor di più ora, per portare aiuto alle popolazioni colpite. Ben venga quindi il conto corrente aperto a tutti, in cui Anci Toscana e tutti i sindaci sono pienamente partecipi. Già Anci nazionale, in collaborazione con la protezione civile, è impegnata e attiva soprattutto per fornire attraverso i Comuni il supporto tecnico-amministrativo ai territori colpiti. Ma per questa ulteriore iniziativa, sicuramente le amministrazioni toscane faranno la loro parte. E non solo loro: ad esempio, il primo a chiedermi di poter contribuire a Carrara è stato il mondo dei cavatori, già tanto duramente colpito. E anche questo dà la misura del grande slancio di solidarietà in atto nella no stra regione”.
La solidarietà toscana
“La colonna mobile toscana composta da 15 operatori del sistema pubblico (della Regione, ma anche delle Province e dei Comuni), 30 tecnici certificatori disponibili a partire e 77 mezzi fra ambulanze, carri e auto si è messa in movimento ieri pomeriggio – spiega in una nota la Regione – Stamani sono stati individuati i due siti – a Mosicchio e Cornillo, due frazioni di Amatrice nel reatino – dove allestire i campi e si stanno allestendo le prime tende, sei e sei, per novantasei posti a disposizione. Le altre sono pronte ad essere montate appena ce ne sarà bisogno. Da Rieti la colonna era ripartita attorno alle 14, dopo aver trasferito i materiali dai mezzi più pesanti e grossi a camion più adatti alle strade strette e in parte ostruite. Per un’ora e mezzo, fino alle 16.30, è stata però costretta a fermarsi, a causa di una nuova scossa che ha provocato alcune frane sulla strada. Poi, quando i detriti sono stati rimossi, ha ripreso il cammino verso Amatrice , lontana dal capoluogo una sessantina di chilometri”.