Erano da poco passate le venti di domenica 24 luglio quando in via Settesoldi, una delle strade più animate del centro storico, una secchiata d’acqua ha investito alcuni tavoli occupati per la cena.
C’è stato qualche momento di agitazione. Alcuni clienti si sono alzati andandosene infuriati e senza pagare, mentre gli altri, stupefatti, sono rimasti a naso in su per cercare di capire da quale finestra fosse piovuta l’acqua.
Un gesto eclatante che vista l’ora, quella di massima affluenza e non notte fonda come nel caso di qualche settimana fa, suona come una specie di dichiarazione di guerra in piena regola ai quattro locali che hanno trasformato via Settesoldi in uno degli angoli più vissuti del centro storico.
E i titolari dei locali adesso non vogliono più a metterci la faccia. Si sentono indifesi: chiedono di non fare nome e cognome per non peggiorare la situazione e attirare le ire di qualche vicino senza freni, ma al tempo stesso vogliono raccontare tutte le difficoltà con cui devono fare i conti in via Settesoldi.
“Dai croccantini per cani lanciati sui tavoli e dalle minacce più o meno velate siamo alla secchiata d’acqua sulle persone all’ora di cena – spiegano – la situazione è diventata intollerabile, fuori controllo e destinata a peggiorare ancora trasformandosi in danno economico. Quando ieri sera gli animi si sono calmati un poco – aggiungono – abbiamo chiamato i vigili per capire cosa potevamo fare. I vigili hanno preso nota di quello che è successo e poi hanno spiegato che avrebbero fatto la segnalazione del caso. Ieri sera noi stavamo solo facendo il nostro lavoro – concludono – eppure, nonostante ci sia piovuta acqua in testa e alcuni clienti siano scappati, non sembra esserci modo di essere tutelati”.