Nella Top 12
Almeno quattro nomi di grandissima levatura fra i video scelti per la top 12: gli islandesi Sigur Ros, che tornano finalmente con un nuovo singolo ed uno splendido clip da scoprire; Aphex Twin, numero uno assoluto in ambito IDM, col video ad opera di un dodicenne (non per dire, davvero); i Dinosaur Jr., che a cinquant’anni e oltre ci raccontano ancora storie alt-rock fra skate e roller derby; i Portishead, un ritorno atteso dopo otto anni di silenzio, rotto oggi da una cover di un pezzo degli ABBA. C’è anche un altro grande nome, probabilmente solo per chi segue la scena hardcore e affini, quello degli Every Time I Die, in una forma strepitosa, che fanno coppia coi Touché Amoré ed il loro nuovo pezzo. I Thundercat e Neko Case con K.D. Lang e Laura Veirs offrono due bei video di animazione di cornice al loro indie, stile declinato in versione pop nel nuovo video vintage dei danesi Blondage. Attenzione al videoclip di tendenza sulle note di Nite Jewel e del suo dreampop/nu gaze; mentre dal mondo dell’hip hop ecco spiccare il nuovo pezzo di Samiyam e Earl Sweatshirt, fino al pazzesco video di FIKS (orgoglio italiano della settimana), in cui letteralmente piovono gli stronzi…
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Per chi non ne ha abbastanza
Questa sezione, dalla traccia 13 alla 33, si apre con un giusto mix di elettronica e hip hop, con Innanet James, Container, Space Dimension Controller, Doe Paoro, Antwon, Clams Casino (per l’occasione insieme nientemeno che a Vince Staples), Suboi (giusto per capire come pesta l’hip hop al femminile in Vietnam), il nostro Gel insieme a Richard Green e i Cor Veleno, con Danno dei Colle Der Fomento come ospite d’eccezione. Segue un’ampia selezione alternative, che a vario titolo include i nuovi pezzi della norvegese Jenny Hval, di Desire, The Veils e Wolf Alice, andando poi in crescendo con gli Swain, coi riffoni pieni di groove dei Crobot, col ritorno degli storici The Bouncing Souls, nonché con la freschezza dei Coldfront. Chiudono i nuovi video di On Dead Waves, The Raveonettes e Rob Zombie, fino alla vampata di pessimismo e violenza ad opera degli Harakiri For The Sky.
Francesco Banci
con la collaborazione di Giuseppe Nicolais e Fabrizio De Guidi