Torniamo a esplorare il cuore di Prato, nella zona dei tavolini misurati e dei locali nuovi spuntati a creare vita e scompiglio. In via Settesoldi ci si imbatte in un portale di vero Amarcord, un locale nuovo ma dall’aria nostalgica di ispirazione felliniana. E’ il bar “Gradisca 1973″, fresco fresco di apertura ma con l’entusiasmo sufficientemente fatto riposare per fare spazio ad una più rassicurante tranquillità, che è già emersa come vera natura di questo posto.
Inaugurato il 26 maggio, chi c’era può ricordare l’evento come la festa dello Spritz: la notizia è che si paga soltanto due euro e ottanta. Qualcuno era talmente stupito che ha addirittura chiesto “Ma sarà sempre così?” e pareva che nessuno avesse mai bevuto altro nella vita. Sono qui non per rassicurare sul per sempre ma per tranquillizzare sul fatto che almeno fino ad oggi è invariato, e mi spingo a dire che con ogni probabilità anche domani sarà così. Il locale è semplice, ci sono alcuni tavolini fuori – adoro la parte nel vicolino, con le lucine appese sopra le teste – che ricordano un circolo degli anni ’70. Dentro, entrando, il bancone subito sulla destra e in fondo altri tavoli davanti allo spazio che viene utilizzato per la musica dal vivo della domenica (principalmente jazz) e le letture del mercoledì.
Una delle cose che preferisco dell’aperitivo al Gradisca è la proposta di un aperitivo diverso dal solito. Per bere spendi pochi euro, a parte lo Spritz il resto costa intorno ai 4 euro. Ad accompagnare la bevuta ci sono barattoli di patatine omaggio, altrimenti piccoli panini morbidi per 1 euro o 1 euro e mezzo, farciti con porchetta, pesto e pomodori secchi, sbriciolona, burro e acciughe e altri sapori semplici. Li riscaldano un paio di minuti e vengono serviti su piatti di ardesia (unica nota di “sciccheria” moderna). Si possono ordinare anche dei vassoi, con salumi misti. All’inizio la tentazione è di ordinare quattro o cinque panini, per la solita questione che si arriva alle 19 con una fame da piaga biblica delle cavallette. Ma sarà il caldo che comincia a farsi sentire, sarà che ho capito il punto di forza di un posto come questo, diciamo che non ci verrei per mangiare ma per sorseggiare una semplice bevuta. Puoi godere di un aperitivo a pochi euro in una zona tranquilla e in un posto davvero piacevole. Nessuna calca e il tempo che sembra fermarsi.
A due passi c’è pure il ristorante etiope, in fondo alla strada quello messicano e altri tre locali che convivono pacificamente e sembrano anzi valorizzarsi l’un l’altro. Così tutti quelli con l’ormai celebre Spritz in mano sembrano godere di questa pace, in un tempo estivo che rallenta i ritmi e tranquillizza gli animi e ci trova stravaccati e sorridenti ai tavolini di un bar.